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I giovani della sinistra massese: «Nel 2023 riconquisteremo la città, ma prima serve un cambio di passo»

MASSA-CARRARA – “Scriviamo queste righe prendendo le mosse da una doppia consapevolezza: allo stato attuale delle cose, il centro sinistra massese ha bisogno di un cambio di passo per poter essere vera alternativa alle destre, nonostante le evidenti difficoltà che continuano a minare dall’interno l’attuale maggioranza”. Inizia così il comunicato congiunto firmato dal Movimento Giovanile della Sinistra Massa-Carrara e dai Giovani Democratici di Massa. “Siamo fermamente convinti – affermano – del fatto che se le forze d’opposizione, fin da subito, si aprono ad una rifondazione plurale del proprio campo, nel 2023 il centro sinistra riconquisterà la città. All’interno del percorso che tutti noi abbiamo di fronte le nuove generazioni ricopriranno un ruolo determinante, non solo in termini di consenso ma soprattutto perché la politica, oggi, ha il bisogno vitale di rigenerarsi. In virtù della responsabilità che sentiamo, tentiamo – per primi – di aprire il “cantiere” del centro-sinistra locale, auspicando tramite le seguenti linee programmatico-politiche un dibattito sincero e plurale. Il nostro obiettivo è vincere. Ai giovani, alle forze politiche, alle associazioni”.

Il primo punto riguarda il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni nelle decisioni politiche e programmatiche da parte delle forze politiche. “Basta utilizzare i ragazzi e le ragazze come mere comparse da campagna elettorale, senza nuove sensibilità non si può scrivere un programma all’altezza”. Poi c’è il tema pluralismo e concertazione. “Le imposizioni portano alla sconfitta, è indispensabile avere capacità decisionale collegiale nel rispetto delle differenze che intercorrono tra gli interlocutori. Più soggetti con un unico obiettivo: dare un futuro alla città, cacciare la destra”.

No a candidature e nomine “ex machina”. “La scelta del candidato sindaco – continuano dal Mgs e dai Gd – e delle principali cariche istituzionali deve fondarsi su un criterio di rappresentanza e competenza, non di spartizione. Con i nomi calati dall’alto si perde”. No anche alle primarie. “Al contrario del 2018 serve una convinta scelta unitaria e non dispersiva. I soggetti in campo devono avere la forza e la capacità di scegliere un candidato che rappresenti al meglio tutta la coalizione, da presentare alla città il prima possibile, non l’ultimo giorno”.

C’è poi il punto che riguarda il coinvolgimento diretto della società civile. “Il contributo di chi vive la realtà cittadina tutti i giorni è indispensabile, dal residente, al commerciante, all’associazione. Anziché promettere qualcosa, dobbiamo rendere questi soggetti parte integrante del rinnovamento, consultandoli direttamente al momento della stesura del programma e delle decisioni”.

Altro obiettivo è l’alleanza con i cinque stelle. “Data la loro collocazione politica nel contesto cittadino e la bontà delle proposte sinora avanzate è doveroso cercare di coinvolgerli nel processo di rinnovamento che vogliamo avviare”.

Infine la rottura con l’amministrazione di centrodestra e la prassi del “vecchio e superato centrosinistra”. “Servono nuovi equilibri – concludono Mgs e Gd -, nuovi volti e proposte mirate a cambiare la realtà alla radice”.