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Pomario e mercatino Partaccia, Barotti: «Interventi propagandistici anteposti alle priorità»

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MASSA – «La difficoltà della giunta Persiani di anteporre le priorità rispetto ad interventi più propagandistici che necessari è emersa con il concorso di idee per il Pomario, il vicino parcheggio e il mercatino della Partaccia; infatti mentre, ad esempio, si utilizzano risorse per una rotatoria di dubbia efficacia, questa amministrazione lascia indietro spazi che dovrebbero essere urgentemente riqualificati. Il bisogno di lanciare una campagna mediatica è stato così forte che la destra sovranista ha ammesso di aver aperto, dopo l’inaugurazione del cantiere in piazza Liberazione, una fase di studio per risolvere il problema degli incroci». Attacca così l’operato dell’amministrazione Persiani il consigliere comunale di Arcipelago Massa Andrea Barotti.

«La giunta allo stato attuale non sarebbe in grado di effettuare autonomamente, per scarsità di finanziamenti e figure specializzate, gli interventi di riqualificazione per il giardino ducale e la Partaccia; – continua Barotti – Trovo positivo il concorso di idee per favorire la partecipazione ma al contempo debbo esprimere rammarico per la poca razionalità nella programmazione delle opere. Mi chiedo come si possa parlare di riforestazione urbana senza sostituire un roveto con un parco ma è, alla luce del caso della cava Focolaccia, un quesito privo di senso poiché la sensibilità ambientale della maggioranza è soltanto a parole. Un altro tema, che permette di capire quale sia la qualità amministrativa e politica del “governo del cambiamento” e più in generale dei rappresentanti a vario livello del nostro territorio, è il destino delle ex Colonie Marine; strutture in vendita a prezzo di saldo».

«I complessi “Torino” e “Olivetti”, – spiega Barotti – per il cui recupero il vecchio centrosinistra dialogando con la proprietà aveva riconosciuto una consistente percentuale di edilizia residenziale e commerciale, sono stati stimati in 14 milioni di euro (è possibile un ribasso fino al 20%), esattamente la cifra che il Comune di Livorno, guidato da un sindaco civico, è riuscito a farsi promettere dal presidente Eugenio Giani per riqualificare le ex Terme Corallo, prossima sede degli “Uffizi del mare”; per quale oscura ragione, visto che di seconde case e negozi non abbiamo bisogno, la nostra città non riesce a rilevare, con l’aiuto della Regione, degli edifici che, a differenza delle terme labroniche, non sono ruderi e che potrebbero essere immediatamente utilizzati a fini formativi, culturali? Le spiegazioni possono essere due o non abbiamo idee oppure abbiamo una classe dirigente troppo impegnata nel restyling di piazze ed aiuole».

«Il Comune di Massa, con i denari spesi per opere di cui la città avrebbe potuto fare a meno (era sufficiente una buona manutenzione), penso allo skate park, alla piazza San Carlo, Palma, Stazione, alla rotonda, avrebbe offerto un cospicuo contributo per rilevare la ex Colonia Motta (in vendita a meno di tre milioni) liberando, con certezza, dal degrado una parte della nostra costa, salvaguardando importanti testimonianze dell’architettura del nostro paese ed al contempo dando alle ex Colonie Torino, Olivetti, Motta una destinazione in grado di mettere davvero in moto la nostra economia; gli industriali, il mondo intellettuale, scientifico del nostro paese indica nella formazione la rotta verso il futuro ma sembra che a Massa, anche per la destra sovranista, il domani siano le seconde case ed i negozi. – conclude Barotti – Credo che non si possa sperare in un intervento salvifico, non speculativo, dei privati come, tempo fa, aveva ipotizzato Persiani. A questo punto suggerirei alla maggioranza di prendere esempio dal sindaco civico di Livorno per elaborare delle buone e nuove idee tali da conseguire il sostegno economico della Toscana».

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