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Massa, il nuovo regolamento delle cave sotto la lente d’ingrandimento della Regione

Approvato lo scorso dicembre, non rispetterebbe la legge regionale 35 del 2015. Avvisato con una lettera, il Comune ha 7 giorni per chiarire gli aspetti della questione altrimenti il regolamento potrebbe essere impugnato

MASSA – Ci sono volute oltre 17 ore di lavoro del Consiglio comunale di Massa lo scorso 5 dicembre per approvare il regolamento degli agri marmiferi. Regolamento che mancava alla città apuana dal 1927, anno del regio decreto in materia di marmo, e che sembrava colmare un vuoto normativo. Per questi motivi l’amministrazione Persiani aveva accolto l’approvazione di tale regolamento come un vero e proprio successo definendolo un giusto compromesso tra la tutela dell’ambiente, la sicurezza sui luoghi di lavoro e la salvaguardia del settore economico.

Non è dello stesso avviso, però, la Regione Toscana. Il regolamento, infatti, è stato sviluppato in parallelo alla legge regionale 35 del 2015, un gradino superiore a livello normativo in materia di lapideo e a cui il comune e il regolamento stesso deve sottostare. Oggi, 12 febbraio, il consigliere regionale del Partito Democratico Giacomo Bugliani ha fatto notare, tramite una videoconferenza, che il regolamento approvato dal comune non rispetti la legge 35/2015.

La Regione ha già informato il Comune di Massa tramite una lettera, esortando l’amministrazione a definire dei chiarimenti sulla questione. Nel caso in cui questi chiarimenti non arrivino, il nuovo regolamento potrebbe essere impugnato a soli due mesi di distanza dalla sua approvazione.