Serinper, il Pd: «L’assessore si autoassolve e discrimina i dipendenti». Il Comune: «Sciacallaggio politico»
Polemiche e scambio di accuse tra i dem e l'amministrazione Persiani dopo le dichiarazioni dell'assessore Zanti
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MASSA – «Intendiamo sottolineare che le dichiarazioni dell’assessore Amelia Zanti, apparse sulla stampa e relative alla vicenda della cooperativa Serimper, assumono un carattere irrispettoso, diffamatorio nei confronti di tutti i dipendenti assegnati al settore dei Servizi Sociali del Comune di Massa». Lo afferma la segreteria comunale del Pd e il gruppo consiliare di Massa. «Di fatto – scrivono i dem – l’assessore Zanti dichiara la necessità di “restituire credibilità al servizio” con la necessità di individuare una professionalità esterna».
«Un assessore per il ruolo che ricopre e per le deleghe attribuite, opera per il raggiungimento degli indirizzi e gli obiettivi di mandato, non può, per nessun motivo, manifestare discredito nei confronti dei lavoratori del Servizio Sociale, Assistenti Sociali o impiegati amministrativi, ma operare una approfondita analisi su come, lo stesso Settore è stato diretto, a partire dal 2018, e quali effettivi indirizzi, la stessa amministrazione ha messo in campo. Troppo comodo – prosegue il Pd – discreditare i lavoratori e assumere un atteggiamento autoassolutorio. I fatti cui la magistratura ha posto attenzione (qui il dettaglio), sono riferiti a partire dal 2018, anno di insediamento di questa giunta, da allora sono stati attribuiti, al Servizio Servizi Sociali, ben tre diversi dirigenti e la ricerca di un ulteriore Dirigente, escludendo la possibilità di una partecipazione di personale interno nelle procedure concorsuali, ci sembra a dir poco, strana».
«Strana e inaccettabile perché tendente a uno spreco di risorse economiche che dovrebbero essere utilizzate diversamente, anche per l’assunzione di nuove assistenti sociali e l’implementazione dell’apparato amministrativo. Faccia l’assessore Zanti una considerazione sul rapporto Assistenti sociali e utenza, chieda ai cittadini che, per vari motivi utilizzano tale Servizio, che giudizio danno della qualità del Servizio stesso, chieda ai dipendenti quali difficoltà incontrano ogni giorno, nella loro attività e renda, gli stessi, partecipi delle scelte dell’amministrazione, evitando l’assunzione di decisioni imposte dall’alto».
«Il Partito Democratico – concludono i dem – vuole ricordare che sono trascorsi due anni e mezzo dall’insediamento di questa Giunta, periodo sufficiente per dimostrare nei fatti e nelle scelte quella presunta capacità di rinnovamento tanto sbandierata e mai effettivamente messa in atto. Scelte e fatti che non possono prescindere, anche nella politica del personale, dall’ascolto quotidiano di chi, con alto senso di responsabilità, opera per il bene della collettività e, nel caso del Settore Servizi Sociali, nelle difficoltà di molte persone e di molte famiglie».
LA REPLICA DI PALAZZO CIVICO: «SCIACALLAGGIO POLITICO»
E la replica di Palazzo civico non si è fatta attendere. La riportiamo di seguito.
Dopo lo sconclusionato comunicato con cui il Partito Democratico bocciava l’operato dell’attuale amministrazione di centrodestra, ecco arrivare uno squallido intervento sulla vicenda Serinper. A parte il fatto che giudizi critici da parte di chi è stato bocciato dagli elettori non meritano neppure risposta, ed anzi fanno persino sorridere, quello che non è invece accettabile e recepibile sono le accuse di aver reso dichiarazioni o assunto comportamenti “irrispettosi e diffamatori nei confronti di tutti i dipendenti assegnati al Settore dei Servizi Sociali del Comune di Massa”. Il solo affrontare un tema così delicato e sensibile, che si inserisce nell’ambito di un’indagine penale che riguarda minori e persone fragili, dimostra quanto sia spregiudicata la vis polemica espressa dal Partito Democratico, che non perde occasione per fare dello sciacallaggio politico. Dopo averci provato, con scarso successo per il vero, sulla emergenza sanitaria (mascherine), su tematiche urbanistiche (Esselunga) e via dicendo, ecco un’altra fake news.
Nessun discredito verso i servizi sociali è stato infatti gettato da questa amministrazione, la quale semmai si è dimostrata totalmente estranea alla vicenda giudiziaria, vittima anch’essa di comportamenti di altri che oggi sono al vaglio della competente magistratura. Dal momento che i fatti oggetto di indagini interessano un arco temporale che prende le mosse dal settembre 2017, forse è qualcun altro che vorrebbe autoassolversi. Non siamo certamente noi a doverci giustificare, visto che il settore dei servizi sociali è rimasto quello che abbiamo trovato. E quando abbiamo cercato di migliorarlo, proprio un Consigliere Comunale del PD ci ha accusato di grave ingerenza. Quanto più in generale al personale dell’Ente, pur avendo trovato una situazione difficile e complessa, non ci siamo mai persi d’animo e, anziché recriminare su quanto fatto in passato, ci siamo rimboccati le maniche iniziando un percorso di valutazione, senza alcun pregiudizio o discriminazione di sorta.
Dai ruoli apicali in giù, il confronto è stato sempre volto alla valorizzazione di competenze e professionalità, rispetto umano e spirito di collaborazione. Purtroppo poco si è fatto negli anni passati sotto questo profilo e l’organico, anche dirigenziale, si è talmente ridimensionato da mettere alcuni settori in forte difficoltà. Se tra il 2013 e il 2018, anziché vantarsi di bilanci in attivo, si fossero destinate le opportune risorse al mantenimento del livello occupazionale, magari attraverso quei concorsi che noi stiamo attivando, oggi forse ci saremmo trovati in una condizione più favorevole. Fa veramente specie che proprio coloro che dovrebbero assumersi la paternità di questa situazione pretendano oggi di farci la lezione e persino la morale.