LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Scontro Baratta-Nardi, denuncia archiviata ma l’avvocato impugna: fissata nuova udienza

Nel 2018 la deputata del Pd era stata denunciata per diffamazione dopo aver diffuso su Facebook una conversazione tra l'assessore e un personaggio chiamato "Demone scimmia" . Baratta torna a parlare sui social: «Ritengo di dover rompere il prolungato silenzio»

MASSA – A luglio 2018 la deputata del Partito Democratico Martina Nardi pubblicava sulla sua pagina Facebook una conversazione, estrapolata da un video YouTube, tra l’assessore al bilancio del Comune di Massa Pierlio Baratta e un personaggio dal soprannome “Demone scimmia”. Una discussione per parlare di politica, di uso di stupefacenti ed anche per commentare il giornalista David Parenzo, definito dallo stesso assessore al bilancio “un rettile strisciante, un traditore, persona viscida e infima”. La deputata riportava tutto sul social network e commentava il post con queste parole: “Buongiorno massesi, questo è il nuovo assessore al bilancio. Dire vergogna è quasi riduttivo”. Successivamente, in seguito alle dichiarazioni rilasciate a “Repubblica” dalla stessa Nardi, che aveva definito Baratta antisemita sulla base di presunte offese antisemitiche, l’assessore l’aveva denunciata per diffamazione, e insieme a lei altre quattro persone. Nei commenti al post c’era infatti chi lo definiva “un malato di mente” e “una persona da ricoverare”.

Le indagini sono andate avanti per un anno e mezzo e la pm Alessia Iacopini alla fine ha disposto l’archiviazione per la denunci, giudicando l’offesa “di particolare tenuità”. Ma la legale di Baratta, l’avvocata Sara Caleo, ha presentato opposizione e il 16 febbraio si terrà un’ulteriore udienza.

L’assessore è tornato dunque a parlare sui social: “Solo per onestà intellettuale – scrive in un lungo post – e porre fine ad una situazione dai contorni grotteschi, ritengo di rompere il prolungato silenzio replicando alle affermazioni della Signora Nardi. In prima battuta nessuno ha rimosso nulla dal web quel video, era in un canale privato di YouTube e li è rimasto. Se la deputata conoscesse la differenza tra il pubblico ed il privato probabilmente avrebbe chiesto permesso prima di entrare in casa d’altri e prendere in “prestito” una conversazione tra privati. (Per acquisire il video la signora o chi per essa ha dovuto iscriversi accettando le regole di una persona gravemente malata proprietaria del canale e le regole di YouTube). Evidentemente in forza del suo stato di deputato, forte anche dell’immunità, avrà creduto di poter “prelevare” a suo piacimento un video per trarne quello che lei definisce un giudizio politico . Su questa ultima affermazione è bene soffermarsi per riflettere sull’etica della persona e la statura politica di un rappresentante della città in Parlamento. Riprovevole è l’aggettivo con cui il pubblico ministero definisce il comportamento dell’onorevole, aggettivo che la stessa vorrebbe cancellare con l’opposizione al deliberato della Magistratura”.

“Ritengo – continua Baratta – che nonostante le sue continue uscite e difese a tutela delle sue verità, non ultima la querelle sul minuto di raccoglimento, questa signora debba imparare le regole della civile convivenza e soprattutto della coerenza ricordandosi che fu proprio il suo ex partito a dedicare una piazza a tale Carlo Giuliani, deceduto in una manifestazione di dissenso contro le democrazie mondiali (il G8 vedeva riunite le otto democrazie più influenti al mondo) analoga a quella avvenuta negli USA. Preciso che allora come ora fui toccato e dispiaciuto per il decesso di una persona, ma la differenza che noto tra i due eventi è la presenza di un corpo contundente di colore rosso brandito verso un mezzo delle forze dell’ordine”.

“Infine – conclude l’assessore – mi sia concesso di esprimere il mio giudizio politico, che vorrei declinare come consiglio per la pacifica convivenza. Fu proprio il nuovo partito della signora a presentare in consiglio comunale una mozione di condanna verso la comunicazione definita “ostile”. Riprenda quell’atto o se lo faccia spiegare da chi lo ha proposto affinché in futuro possa iniziare a comunicare coerentemente ai valori politici e con lo stile che si addice ad una persona Onorevole”.