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Inquinamento al Brugiano, Rifondazione: «Probabile collegamento con l’ex polo chimico»

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MARINA DI MASSA – “Quello che è accaduto alla ragazza che si è bruciata con qualche sostanza presente nel fosso Brugiano cercando di salvare un animale in difficoltà, non ci meraviglia più di tanto”. Si apre così la nota di Rifondazione Comunista in merito all’episodio raccontato dal movimento Fridays For Future circa l’inquinamento del canale del Brugiano. “Il reticolo di canali a destra del Frigido da tempo è oggetto di polemiche e discussioni che però a nostro avviso – afferma il partito – non hanno mai avuto la giusta e corretta diffusione. Dalle carte pubblicate a seguito della caratterizzazione effettuata da Sogesid è chiaro come il flusso di falda segua, come è logico, la formazione di deposito del fiume Frigido e quindi interessi anche la zona in cui scorrono diversi canali, tra cui il Brugiano”.

“Non c’è la certezza, il modello matematico sui flussi di falda non è ancora stato reso pubblico, ma la probabilità che le interferenze del vecchio polo chimico sulla zona costiera siano reali è molto alta. Rifondazione comunista denunciò questo quando la Regione Toscana provò a “pulire” il Lavello con una azione di puro maquillage e continuiamo oggi a chiedere che si faccia chiarezza definitiva sull’inquinamento della falda, che vengano resi pubblici tutti i documenti elaborati da Sogesid, che non si nasconda sotto il tappeto un problema che da 40 anni condanna il nostro territorio, che si parta, seriamente e definitivamente, con le bonifiche. Chiediamo come Rifondazione Comunista quindi all’amministrazione comunale di Massa quali azioni intende portare avanti alla luce delle recenti notizie relative ai dati sui flussi di falda che pare mostrino in modo chiaro cosa sia successo in questi 40 anni e definiscono le responsabilità. Chiediamo ad Arpat e al Comune di fare inoltre chiarezza su che cosa stia accadendo nel Brugiano per provocare la morte degli animali e quella violenta irritazione a una nostra concittadina”.

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