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Imm a rischio fallimento? Bernardi all’attacco: «È già scritto nel Consiglio comunale del 2 settembre»

Il consigliere di Alternativa per Carrara: «Doccia fredda con la sospensione da parte di Matteo Martinelli a ripianare il debito e a stoppare la liquidazione dei 612.000 euro dovuta dal socio Comune»

CARRARA – «Il fallimento della Imm spa ormai è scritto nella convocazione del prossimo Consiglio comunale del 2 settembre: “sospensione degli effetti della delibera n°41 del giugno 2020 relativa al ripiano pro quota delle perdite di Imm”». Lo afferma il consigliere comunale di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi. «Sulla Imm la smetta, per pudore, il vicesindaco Matteo Martinelli con le barzellette. La politica è certamente l’arte del possibile, ma mai e poi mai potrà diventare l’arte dell’inganno. La prima appartiene ai politici, la seconda ai politicanti come lui. Dopo aver tentato per un anno, e non esserci riuscito, a piazzare il suo fidato “salva aziende in fallimento” dottor Luca Nannini , già consulente storico del presidente di Nausicaa Luca Cimino, il voltagabbana vicesindaco 5 Stelle nel prossimo Consiglio comunale ha deciso di affondare definitivamente quel poco che resta della storica Internazionale Marmi e Macchine».

«Si era persino scagliato contro l’alleato di governo Pd Enrico Rossi – prosegue l’attacco di Bernardi – perché non aveva mantenuto gli impegni presi e dal momento che la giunta regionale aveva sospeso la liquidazione della quota della Regione per ripianare le perdite della società. Pertanto l’impegno preso a giugno dalla maggioranza grillina in Consiglio comunale che, in considerazione della emergenza epidemiologica covid-19, non si sarebbe potuto verificare il piano di ristrutturazione aziendale al fine di dimostrare il superamento delle condizioni di crisi, rimandato al 31/12/2020, era tutta una fregatura. Forse spaventato di nuovo dalla Corte dei Conti, come aveva fatto del resto per la ‘ transazione Paradiso”, il Martinelli ha preferito salvare se stesso invece di salvare l’azienda».

«Che dire poi – aggiunge il consigliere – della sterile polemica elettorale tra l’assessore Ciuffo e il consigliere Giacomo Giannarelli? Solo fuffa e niente più. Seppur vero che ci sono soci istituzionali che “devono lavorare insieme e trovare soluzioni” sarebbe utile sapere con quali atti concreti nel pieno rispetto delle leggi e delle procedure avrebbero intenzione di salvare la Carrarafiere. Cancellando le due delibere di impegno per liquidare le quote per ripianare il buco di milioni di euro? Quello che è certo che ci sono state una serie di “fumate nere” per riunioni fiorentine che poi non ci sono mai state e iniezioni di liquidità con ingenti somme ancora tutte da decidere. Di sicuro anche che è arrivata la doccia fredda della sospensione da parte di Matteo Martinelli a ripianare il debito e a stoppare la liquidazione dei 612.000 euro dovuta dal socio Comune di Carrara. Gira gira non è che una mattina ci ritroviamo davvero un bel acqua park stile Riccione? Magari era quella l’idea manageriale di Figari e Felici per la “diversificazione” e non l’avevamo capito».