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Piscina, Barotti: "Tempo di agire"

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“La vicenda scaturita dal flash mob organizzato davanti al campo da gioco di Marina dimostra
quanto sia difficile per il centrodestra affrontare, in maniera pacata la protesta dei partiti di
opposizione o dei cittadini, quanto sia complicato, sopratutto per la Lega, realizzare a livello locale quanto propone in ambito nazionale”. Ad intervenire sulla vicenda della protesta di domenica scorsa organizzata da alcuni atleti che si allenavano quotidianamente nella piscina comunale nel Viale Roma a Massa, è il consigliere di opposizione Andrea Barotti.

“La politica del “cambiamento” reagisce alle critiche respingendo il confronto e limitandosi,
nonostante il tempo trascorso dalle amministrative, ad attribuire ad altri le inefficienze, i disservizi che, gradualmente, emergono – continua Barotti – le vicende, o meglio le polemiche, che si sono succedute tratteggiano una compagine politica convinta di essere vittima: di cittadini incivili o ineducati per il disastro rifiuti; di una inadeguata gestione dei corsi d’acqua da parte del Consorzio di Bonifica per le montagne di rifiuti spiaggiati; dell’ostilità ideologica dei Comuni azionisti di Gaia per la mancata trasformazione in consorzio (ricordo che era stata promessa l’uscita e non un cambio di veste); di un passato così disastroso (è responsabile candidarsi senza conoscere la gravità dei problemi da affrontare? Non si dovrebbe preparare un piano di intervento per aggredire, da subito, le criticità del territorio che si vorrebbe governare?) da non essere capace di realizzare quella promessa di discontinuità, di rapida trasformazione che aveva spinto gli elettori a preferire Persiani”.

“Per quanto mi riguarda – prosegue il consigliere – trovo poco interessante continuare a scrivere o dibattere sul passato, di cui non ho fatto parte essendo alla mia prima consigliatura, mentre considererei proficuo analizzare il presente per spingere l’Amministrazione a non concentrarsi sulle polemiche e per riportare alla realtà chi considera un grande risultato o un rilevante intervento la sostituzione di un miscelatore d’acqua. Immagino lo scetticismo dei cittadini quando ascoltano gli esponenti della Lega attaccare il governo nazionale e parlare del modello “Ponte Morandi” poiché per la nostra città, amministrata dal centrodestra, opere non straordinarie, come realizzare un allaccio alla rete del gas per un campetto, diventano eccezionali e con tempi assai lontani, vista la tipologia di interventi e strutture, dall’esempio che i leghisti utilizzano a fini propagandistici. Credo – afferma Baortti – che le speranze di vedere un salto in avanti del nostro territorio siano morte nel momento in cui il ripristino di due fontane, la sistemazione della banchina di attracco del Pontile dipendono dalla generosità dei privati! Oggi leggiamo che la Giunta ha conseguito un fondo cassa di oltre dodici milioni ed un +45 milioni di euro come risultato di amministrazione ma questa notizia, alla luce dello stato in cui versa la città, o della tassazione a cui sono sottoposti i cittadini (penso ad esempio alla Tari) provoca lo stesso effetto di sapere, dato il caro bolletta ed i problemi di depurazione delle acque, che Gaia ha ottenuto un utile di un milione. Il Sindaco scrive, come se ancora fosse in campagna elettorale, che si impegnerà in progetti per dare un nuovo volto al Comune dimenticandosi che ne ha già cambiato l’immagine come dimostrano le pagine di cronaca locale, i post sui social sul decadimento del decoro urbano o come prova, a titolo di esempio, Via Santa Chiara o meglio la via delle transenne dato che gli appelli dei residenti per riportare la strada in condizioni accettabili sono rimasti, stante l’inerzia dell’Amministrazione, lettera morta”.

“La delusione degli elettori, la perdita di credibilità politica dei “rivoluzionari di centrodestra” non solo scaturisce dall’assenza di proposte, di una certa consistenza (sperando che non
considerassero strategiche la ruota panoramica, l’acquascivolo), per rilanciare il turismo, la zona industriale, per portare a compimento la mutazione del servizio sanitario iniziata con il nuovo ospedale ma – spiega Barotti – anche dall’adozione di un sistema di valutazione tutt’altro che stabile penso alle reazioni sul caso Ceccardi con il Sindaco che ha sostenuto la risoluzione avanzata dalla Lega poiché coerente al “Manifesto del linguaggio non ostile in politica” e poi alle parole spese in merito al post del Consigliere Amorese; non ho letto alcuna presa di distanza, di condanna per l’attacco subito dal Consigliere Bugliani. Mi domando quale senso abbia parlare di linguaggio non ostile, spendere tempo per un “manifesto del buon parlare” quando si vorrebbe far rientrare nell’asprezza del confronto dialettico parole, poi cancellate da un post (se sono termini “normali” perché cancellarli?), come “pedofilia politica”? Ed ancora è politicamente serio far finta di nulla quando un leader nazionale per attaccare il Governo, qualche tempo fa, ci deliziava raccontandoci che la figlioletta gli avrebbe chiesto le ragioni
dell’avversione di Conte nei confronti del suo papà? È ragionevole non avere un moto di dissenso quando, come avvenuto, si parla di politica impugnando un rosario o stringendo tra le mani il
Vangelo?”.

“Spero – conclude il consigliere – che d’ora in poi Persiani eviti di impartire delle lezioni di stile anche perché ricordo che la bella figura, a livello nazionale, l’abbiamo fatta grazie ai giudizi inammissibili di un consigliere leghista, non dimessosi, sul Presidente Pertini, si attenga alla sua nuova regola ossia non commentare ciò che gli altri scrivono, metta nel cassetto il “Manifesto del linguaggio non ostile” e si impegni, veramente, concretamente per dare una risposta ai problemi del territorio a cominciare dalle questioni di interesse ambientale da cui sembra fuggire”.

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