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Bestemmia durante il consiglio comunale, Fdi chiede le dimissioni di Stefano Alberti

La sezione locale del partito contesta le parole pronunciate dal consigliere in diretta streaming. Lui replica: solo propaganda in vista delle elezioni

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Che durante l’ultimo consiglio comunale di Massa si fossero verificati dei problemi tecnicine avevamo scritto qua . Ciò che ne è derivato, però, lo denuncia il partito locale di Fratelli d’Italia, che in una nota chiede le dimissioni del consigliere del Partito Democratico, Stefano Alberti.

“Numerose famiglie e cittadini – sostiene Fdi – ci hanno chiesto di intervenire sul grave episodio che ha visto coinvolto un esponente del PD durante l’ultimo consiglio comunale di Massa di ieri sera. Infatti il consigliere del PD Alberti mentre si trovava in onda il consiglio comunale, pronunciava nel giro di un minuto due bestemmie che venivano udite distintamente sia dai consiglieri comunali sia dal pubblico a casa che stava seguendo il consiglio comunale.
Probabilmente il consigliere del PD Alberti non si era accorto di avere il microfono aperto mentre pronunciava quelle parole, ma questo non può essere una giustificazione, soprattutto per il ruolo che i consiglieri comunali rivestono e per l’esempio che dovrebbero dare. Ancora di più se pensiamo  che davanti allo schermo vi sono famiglie con figli che purtroppo hanno potuto udire distintamente le frasi pronunciate dal consigliere comunale del PD Alberti.
Per questo come Fratelli d’Italia chiediamo che il consigliere Alberti rassegni le proprie dimissioni per le incresciose frasi che non solo hanno offeso il mondo cattolico e i  credenti ma anche tutti  coloro che credono che nelle istituzioni si debbano avere comportamenti educati e rispettosi; in caso contrario sapremo quale sono i valori di riferimento del PD”.

Il consigliere del Partito Democratico respinge la richiesta di Fratelli d’Italia: “Di fronte alle dimissioni richieste da FDI per aver proferito in maniera del tutto inavvertita alcuni “moccoli” – dice Alberti – c’è da rimanere allibiti”.
Il consigliere in una nota si scusa con il consiglio, con i consiglieri e i cittadini che hanno assistito al “linguaggio non consono e sicuramente non utile al dibattito”.
Poi si spiega: “Non riuscivo a collegarmi con il Consiglio Comunale, e ignaro di essere  collegato ho tirato alcuni improperi dovuti alla frustazione di veder congelata per l’ennesima volta la discussione consigliare a causa di “problemi tecnici”. Secondo il democratico, però, la denuncia di Fdi sarebbe una mera questione propagandistica, parlando di a “ricerca spasmodica di visibilità” ergendosi a “paladini dei valori cattolici”.
“La propaganda purtroppo, lo constatiamo ogni giorno, è la cifra dell’azione politica dei FDI. Sui valori che vengono richiamati e del ruolo di veri e “unici” difensori si ricalca come sempre il gioco sporco di certa destra, screditare gli altri, piuttosto che impostarli come azione quotidiana della propria vita politica e non. Il bisogno di ricordare agli altri il ruolo di impavidi difensori dei “valori” cattolici è spesso condizionato da mere esigenze elettorali, e quelle regionali sono alle porte ( è un caso?). Il mio patrimonio culturale e valoriale ha come riferimento la nostra costituzione, la libertà, la laicità e i grandi valori di uguaglianza del cristianesimo. La mia vita politica ha cercato di essere coerente con questi principi. In conclusione rinnovo le mie scuse a chi sì  é sentito offeso ed auspico a FDI di occuparsi dei problemi reali e del futuro della nostra città, a meno che il punto di riferimento e modus operandi non sia il “grande fratello”.

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