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Protesta della Lega per le parole di Giani a Ceccardi, Articolo 1 Mdp: «Siamo al circo»

Ieri pomeriggio il consiglio comunale di Massa in versione virtuale si è aperto con la comunicazione di una risoluzione presentata dal capogruppo della Lega, Nicola Martinucci.

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Una risoluzione per esprimere solidarietà all’eurodeputata, e candidata alle elezioni regionali per la Lega, Susanna Ceccardi per le parole che le sono state rivolte dal presidente del consiglio uscente, e candidato alle elezioni regionali per il Pd,Eugenio Giani.

Ieri pomeriggio il consiglio comunale di Massa in versione virtuale si è aperto con la comunicazione di una risoluzione presentata dalla Lega per condannare lo scambio di battute che ha visto coinvolti i due candidati alle prossime elezioni regionali di settembre.

A presentarla il capogruppo della Lega, Nicola Martinucci: “Una vergogna arrivare ad offendere prima del personaggio politico, una persona, una madre e non solo, anche la famiglia nel nome della figlia della Ceccardi. Quello che fa ancor più rabbia è che tali dichiarazioni arrivano da chi si fa promotore dei diritti delle donne, da chi scende in piazza urlando che siamo noi i fomentatori d’odio: l’odio arriva da una certa sinistra magari anche per paura” .

Durante la lettura del documento, alcuni consiglieri della Lega, Filippo Frugoli, Marco Battistini, Eleonora Cantoni e Irene Mannini, hanno esposto sul proprio schermo dei fogli con su scritto “Una leonessa non sta al guinzaglio”, scatenando le proteste dell’opposizione che ha contestato l’azione al presidente del consiglio Stefano Benedetti. “Ci sono delle regole da rispettare”, è intervenuta Dina Dell’Ertole (Alternativa Civica). “Ormai qua dentro è diventato un circo”, ha aggiunto Uilian Berti (Articolo 1 Mdp).

Il presidente del consiglio si è limitato a far notare che il documento esposto esprime “parole di solidarietà” e la risoluzione, che verrà discussa in occasione del prossimo consiglio comunale, è stata oggetto di un breve dibattito in aula.
Per il sindaco Francesco Persiani si tratta di un documento importante da approvare: “Questo comune ha votato un manifesto del linguaggio non ostile in politica”. Quindi ha espresso la volontà di fare suo il contenuto della risoluzione e di “associarsi in tutto e per tutto” alle parole che esprime.
A fargli eco la voce della presidenza del consiglio, quella del capogruppo della lista Amministrare Massa, Matteo Bertucci che si è dissociato dalle affermazioni di Eugenio Giani e anche le voci della minoranza che seppur con qualche aggiunta, hanno espresso all’unanimità la loro condanna.
“Parole che non appartengono all’area politica da cui provengo e non sono considerazioni da potersi fare all’interno del centro sinistra. Non condivido niente delle politiche di Ceccardi ma questo non singifica che non si debba rispettare l’avversario politico”, ha detto Stefano Alberti (Pd). “Sono convinto che in politica – è intervenuto Agostino Incoronato (Uniti per la città) si debba fare la propria battaglia, ma temo che in questo momento si sia instaurato un clima generale di nemici”.
Dina Dell’Ertole (Alternativa Civica), si è dissociata dalle parole di Giani pur rimarcando che quando a ricevere insulti sessisti furono Mara Carfagna e Laura Boldrini “non ho sentito le stesse parole di condanna”. E ha aggiunto: “chiedo lo stesso rispetto che molto volentieri in consiglio comunale nella mia persona non ho visto”.
Per Alessandro Amorese (Fratelli d’Italia), il dato da registrare è che “il Pd prende le distanza da Giani”. “Conosco Ceccardi da tempo” ha aggiunto Amorese “è una donna che non ha avuto bisogno di quote rosa”. “Spero che ora che siamo entrati in una campagna elettorale si vada a parlare dei temi”.
Anche Roberta Dei (Gruppo Misto), come Dina Dell’Ertole, ha espresso solidarietà a Susanna Ceccardi pur rimarcando di non averla ricevuta quando le sono state rivolte parole simili “da parte di maschi della maggioranza: nessuno ha esposto solidarietà tranne esponenti della minoranza”.
Gabriele Carioli (Pd) si è detto dispiaciuto per le parole di Giani e pur sottolineando un certo clima d’odio verbale diffuso sui social, ha esortato il sindaco a parlare di temi: “non ci ha detto nulla di come intende portare avanti il comune, ormai parliamo solo delle offese tra di noi”.
Filippo Frugoli (Lega): “Su una donna, su una madre, su un avversario politico quando si fanno attacchi personali è vergognoso”. E poi: “Questo odio lo vedo spesso da parte della sinistra”.
Luana Mencarelli (Movimento Cinque Stelle): “Siamo contro chiunque si esprima con violenza nei confronti dell’altro (…) però mi sono stufata di vedere che si insorge quando le offese sono fatte alle donne, in pratica secondo me è una maniera di fingere che ci sia interesse verso questa parte di società. Io condanno qualsiasi forma di violenza nei confronti di chicchessia”.
La risoluzione verrà ufficialmente presentata in occasione del prossimo consiglio comunale, dunque, e sembra destinata a ricevere l’approvazione dell’unanimità.

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