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Ponte Avenza, Ferri (Iv): «La demolizione sarebbe la mazzata finale»

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Riceviamo e pubblichiamo da Cosimo Ferri, deputato di Iv.

Il Comune di Carrara, come purtroppo spesso accade, non sa dare risposte alle istanze dei cittadini e delle associazioni di categoria, se ne vuole lavare le mani, il sindaco in modo confuso parla di impossibilità di una data di rinvio di inizio lavori del Ponte in via Giovan Pietro, ma non fornisce argomenti convincenti. Non se ne comprendono i motivi e i cittadini sono venuti a conoscenza per caso della data di inizio lavori per il 15 giugno. Si poteva benissimo programmare prima e allo stato l’unica soluzione è rinviare la data e riprogrammare. I codici Ateco hanno creato molta confusione e incertezze. Possono rientrare queste attività nel codice Ateco 42 (opere di ingegneria civile, di pubblica utilità) e comunque, anche qualora non fossero state coperte dal codice, la normativa, introdotta per l’emergenza sanitaria, consentiva all’azienda e anche al Comune di chiedere un’autorizzazione specifica al Prefetto. È stata percorsa questa strada? Mi risulta di no. Ora però occorre risolvere il problema e trovare una soluzione. Quello che si contesta è il metodo, la mancanza di chiarezza verso i cittadini, e il fatto che non si tenga conto dei suggerimenti e delle proposte della gente. Bloccare la viabilità in questo momento vuol dire dare la mazzata finale a tanti operatori e limitare la circolazione dei cittadini, aumentandone i disagi. Così si fa morire un polmone della città. Famiglie e commercianti sono giustamente preoccupati. Abbiamo suggerito di dedicare questo periodo alla pulizia e messa in sicurezza dell’alveo del fiume, alla rimozione dei detriti, interventi necessari e compatibili con la ripresa delle attività, rimandando quelli più strutturali ad un periodo in cui non c’ è particolare movimento. Programmazione vuol dire anche ascolto e confronto. La Regione non può poi decidere senza una strategia e una verifica del territorio. Chiediamo all’assessore Regione Ceccarelli di dare risposte e spiegare alla città ! Auspichiamo inoltre che i consiglieri regionali eletti in questa provincia facciano proprie queste istanze e le portino a Firenze. Facciamo sentire uniti la voce di una provincia che è tra le più colpite dal Covid 19”.

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