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Palma: «Bernardi è stato contattato più volte, nessuno annullerà la seduta»

La replica del presidente del consiglio di Carrara al consigliere Massimiliano Bernardi che nei giorni scorsi lo aveva accusato di non avergli inoltrato il link per accedere alla diretta del consiglio.

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“Leggo sulla stampa che il Consigliere Bernardi afferma di non aver potuto partecipare al Consiglio Comunale del 25 maggio in quanto non gli sarebbe stato inviato il link per accedere alla videoconferenza e per questo motivo avrebbe intenzione di chiedere l’annullamento della seduta. In realtà il Consigliere Bernardi, tra email, pec, telefonate e cartaceo è stato contattato ben 8 volte e informato della convocazione della seduta”. Risponde così il presidente del consiglio comunale di Carrara, Michele Palma, al consigliere Massimiliano Bernardi che nei giorni passati aveva chiesto l’annullamento del consiglio comunale di lunedì: “Altra convocazione telematica del Consiglio alla quale non ho potuto partecipare in quanto noi mi è stato inviato il link per accedere. Già una volta non mi era stato inviato il materiale della Commissione. Chiederò l’annullamento della Seduta odierna con i relativi ordini del giorno”, aveva scritto Bernardi.
Non si fa attendere la replica del presidente del consiglio: “Mi corre obbligo di precisare – scrive in una nota Palma – che in data 23 maggio alle ore 18:14 ho inviato personalmente a lui, così come a tutti gli altri consiglieri, le credenziali per poter partecipare al Consiglio Comunale. Il link e la password sono stati inoltrati all’indirizzo email che lo stesso Bernardi ha indicato nella “scheda informativa consiglieri comunali” da lui compilata e sottoscritta in data 11 gennaio 2018. Per completezza di informazione e ricostruire tutti gli altri passaggi attraverso i quali il consigliere Bernardi è stato messo a conoscenza delle modalità di partecipazione all’ultimo consiglio comunale. In data 19 maggio, procedevo a convocare la Conferenza dei Capigruppo per “programmare i prossimi consigli comunali”. Il 21 maggio seguente, si è tenuta la conferenza dei capigruppo, durante la quale, dopo aver ascoltato e discusso le opinioni di tutte le forze politiche, si definivano i contenuti e le modalità di svolgimento del consiglio comunale. Unica forza politica assente alla riunione, quella rappresentata dal Consigliere Bernardi. Essendo stato l’unico assente, il 22 maggio alle ore 11:39 mi sono premurato di telefonare al Consigliere Bernardi per aggiornarlo informalmente sulle decisioni emerse dalla Capigruppo in merito al consiglio comunale. Telefonata di cortesia istituzionale, non certo un atto dovuto”.

“Il 21 maggio stesso – si legge ancora nella nota – veniva diramata a tutti i soggetti interessati la convocazione del Consiglio, in cui si specifica che si sarebbe tenuto in “seduta telematica”. Mi risulta che al Consigliere Bernardi la convocazione sia stata inviata in ben tre modi diversi: tramite l’email da lui indicata nella scheda di cui sopra, alla sua casella PEC e tramite Messo Comunale. Mi risulta anche che il Consigliere Bernardi sia stato contattato telefonicamente anche dagli uffici dell’Ente, per accordarsi sul ritiro della notifica cartacea. Tirando le somme emerge che il Consigliere Bernardi, tra email, pec, telefonate e cartaceo è stato contattato ben 8 volte in merito alla convocazione del consiglio comunale del 25 maggio. Molto più di qualsiasi altro consigliere, che pure sono riusciti a partecipare al Consiglio. Questa la cruda cronaca dei fatti”.
“C’è poi un altro aspetto, etico prima ancora che politico, che merita una riflessione. Il Consigliere Bernardi afferma di voler chiedere l’annullamento del Consiglio Comunale. In quel consiglio, tra le altre cose, sono andati in discussione due atti molto importanti che riguardano la rinegoziazione dei mutui dell’Ente. Senza voler andare sul tecnico, si tratta di due atti che permettono al Comune di avere nell’immediato maggiori possibilità per affrontare la crisi economica dovuta all’emergenza covid-19. Certo poi ci sarà da discutere e ragionare su quanto e come si potrà sfruttare questa opportunità, ma intanto si trattava di “mettere il fieno in
cascina”, per poter affrontare l’uscita da questi i tempi bui che stiamo vivendo. Il Consigliere Bernardi, stando a quanto si legge sulla stampa, vorrebbe chiedere l’annullamento di questi atti. Per il bene della comunità, immagino. Preciso infine che al momento in cui scrivo, di tutta questa volontà, non mi risulta alcun atto presentato dal consigliere Bernardi, solo un articolo di giornale. Ho già avuto modo di dire che quando un consigliere presenta un atto, un documento, capisco che voglia fare qualcosa dentro le istituzioni in cui è stato eletto, se presenta un comunicato stampa, io capisco che voglia un articolo sul giornale”.

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