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Coronavirus, l’opposizione a Jacopo Ferri: «Basta speculazioni sulla salute dei pontremolesi»

Il forzista intanto torna a chiedere la riapertura del presidio ospedaliero

Botta e risposta tra i consiglieri Elisabetta Sordi, Umberto Battaglia, Matteo Bola, Francesco Mazzoni e Jacopo Ferri. I quattro in una nota contestano le parole del forzista: “In un momento del genere – scrivono – l’uscita di Ferri contro Rossi, Saccardi e Casani è un atto di grave
disonestà politica e intellettuale”. Da qui la richiesta a Ferri: “Chieda subito scusa a tutto il territorio, ai cittadini e a quelli della sua Amministrazione che stanno cercando di lavorare seriamente. Anche fosse vero ciò che scrive (e non lo è), mentre ognuno di noi cerca di fare la sua parte, unendo le forze, lasciando da parte ogni contrapposizione, un politico che va sui giornali ad attaccare le istituzioni dimostra di non avere in alcun modo a cuore il territorio, le persone, il bene comune”.

E ancora: “Ma come può una persona che ha un ruolo politico lanciare il solito attacco da campagna elettorale contro Saccardi, Rossi e Casani? Posto che dimostra di essere totalmente al di fuori della realtà, perché non sa niente del nostro ospedale, di sanità e di coronavirus, se avesse avuto qualcosa da dire a Saccardi e Rossi, avrebbe dovuto usare il telefono o la pec, ma non certo i giornali. Mentre lui scrive comunicati senza senso, speculando sulle spalle dei Pontremolesi e dei Lunigianesi, facendo bassa campagna elettorale per le regionali, noi chiediamo solo unità e serietà. Questo è il momento della responsabilità personale: ognuno faccia la propria parte e la faccia al meglio”.

“Adesso siamo tutti Pontremolesi, Lunigianesi e Italiani – scrivono i consiglieri di opposizione – E siamo vicini alle Istituzioni, senza guardare a colore politico e a giochini di parte. Chi attacca sui giornali deve solo vergognarsi. Chiediamo a tutte le persone di buona volontà di prendere le distanze da chi, come lui e la Cavellini, strumentalizza questa vicenda per il proprio tornaconto elettorale. Sia chiaro: ci sono persone dell’amministrazione comunale che stanno lavorando bene, che sono sul campo di battaglia ventiquattr’ore su ventiquattro. E noi siamo con loro. Sempre a disposizione. E li ringraziamo. E vogliamo aiutarli in tutti i modi possibili.
Basta con queste uscite. Pochi discorsi e tutti al lavoro, a testa bassa”.

A stretto giro anche la replica di Jacopo Ferri: “Ho posto il problema della folle chiusura del reparto di rianimazione già lunedì sera al dottor Biselli – dice Ferri – e l’amministrazione di Pontremoli lo ha inoltre sollevato, insieme a diverse altre questioni lamentate in questi giorni, alla dottoressa Casani, e non solo, in più occasioni. Le risposte sono state le solite: imbarazzo, scuse insensate, strategie sbagliate, immobilismo o peggio ancora operazioni di scarica barile che hanno messo in difficoltà gli operatori medici e paramedici sul campo, oltre che gli amministratori locali. Di fronte a ciò – mi spiace se i consiglieri PD se ne dolgono – io ho reagito e reagirò ponendo sempre più all’attenzione pubblica i problemi e chiedendo a gran voce le soluzioni che tutelino i cittadini: in particolare, la riapertura immediata del reparto di rianimazione, a detta di ogni esperto assolutamente sensata e sempre più necessaria”.

“La reclamata unità dovrebbe esserci su questo tema, le speculazioni e la disonestà politica di cui mi accusano permeano in realtà proprio il modo di ragionare e di agire dei consiglieri di minoranza. Le loro prese di distanza da una verità che tutti tocchiamo con mano ogni giorno, e che – lo ripeto – è stata posta in evidenza in primis nelle sedi istituzionali, sono deprimenti e figlie, quelle sì, di logiche partitiche e dei giochini ridicoli a cui ci hanno abituati da anni, con i quali cercano credito probabilmente alla corte dei potenti della Regione, loro davvero sulla pelle dei pontremolesi”.

“Dicano pure quello che più gli è utile, io proseguo la mia battaglia di coerente e reale difesa del nostro Ospedale e dei suoi reparti/servizi, anche rischiando di essere strumentalizzato in tempi difficili come quello che stiamo vivendo, perché so che è la strada giusta più che mai in questa fase delicata e non devo rendere conto né al PD né a loro, bensì al nostro territorio e alla popolazione”.

“In settimana, rimanendo così le cose – conclude Ferri – chiederò ai consiglieri regionali ed ai parlamentari di FI di presentare interrogazioni ai rispettivi governi sul perché il reparto è stato chiuso e sul perché con questa crisi in atto non sia ancora stato riaperto. Sperando che nel frattempo non si renda necessario alcun trasporto per grave insufficienza respiratoria da Gravagna o da Zeri o da altra zona montana verso Lucca o Pisa o verso altro Ospedale della Toscana”.