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Asilo gratuito, Articolo 1: "Un’ingiustizia sociale per i più poveri"

Il partito commenta l'esonero voluto dall'amministrazione comunale per le famiglie che hanno bambine e bambini iscritti ai nidi d'infanzia comunali

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“La peggiore ingiustizia è fare parti uguali tra diseguali, diceva Don Milani, ci riferiamo al Bonus regalo natalizio fatto dalla Giunta Persiani alle famiglie con bambini frequentanti gli asilo nido comunali, alle quali, a prescindere dal reddito famigliare, sono regalate due mensilità”. A scriverlo è Articolo 1 Mdp che in una nota spiega: “In sintesi: una famiglia con un reddito mensile di Euro 1500 non pagherà per due mesi la frequenza al nido del bambino, una famiglia con un reddito mensile di Euro 5000 o 10000 non pagherà per due mesi la frequenza al nido del bambino”.

“A parere della Giunta Comunale massese a trazione leghista in questo modo è stata fatta giustizia, infatti il reddito famigliare è una quisquilia, una “roba” da sinistra ottocentesca,superata dalla modernità sovranista, peccato però che si tratti di una profonda ingiustizia sociale, lesiva della dignità di chi meno ha. Il Bonus regalo, che viene oggi sontuosamente elargito, è reso possibile da un trasferimento monetario del Ministero per incentivare la cosiddetta “buona scuola”, e avrebbe potuto essere utilizzato in modo da favorire l’accesso agli asili nido ai bambini delle famiglie meno abbienti, riducendo al minimo la retta mensile o, in alcuni casi, esentarle dal pagamento. Quindi non un regalo di due mesi, ma la possibilità di frequentare l’asilo nido tutto l’anno, pagando una retta minima o non pagando affatto”.

“Si è preferito togliere questa possibilità alle famiglie con redditi bassi per poter beneficiare le famiglie più ricche. Si chiama “proporzionalità” e bisogno. Concetti a quanto pare sconosciuti.
La discriminazione, per questa Giunta, inizia dalla nascita, per proseguire, magari, per tutto l’arco della vita. Noi pensiamo al contrario che le ingiustizie sociali debbano essere combattute e rimosse per dare ad ogni persona la possibilità di crearsi una vita dignitosa e ricca professionalmente di soddisfazioni e realizzazione di se. I costi sostenuti dalle famiglie per i sevizi educativi per la prima infanzia sono significativi, ed una parte considerevole di famiglie è oggi costretta a rinunciarvi, (inizia da qui il primo gap), ecco perché noi abbiamo stanziato, a livello nazionale con un apposita voce nella nuova Legge finanziaria , importanti risorse economiche che vanno in questa direzione e cioè: asili nido gratuiti per le fasce più disagiate; una retta molto bassa per redditi da 30 a 40 mila euro annui; importanti risorse economiche per costruire, ristrutturare e mettere in sicurezza edifici comunali destinati a ospitare asili nido”.

“Altro che bonus natalizio, caro sindaco, lo chiameremo piuttosto un ostacolo alla buona scuola per i bambini più poveri, ai quali non ha regalato certamente un natale più sereno”.

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