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L’Inps congelerà la richiesta di risarcimento per le orfane di Cristina Biagi

La deputata Nardi (Pd): «Pronto un emendamento per i figli delle vittime di femminicidio». Dopo il presidente Mattarella, intervenuta anche la ministra Bonetti

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“Ringrazio la ministra Bonetti, lo staff del ministro Gualtieri e la ministra Catalfo che, sul caso delle due orfane di Massa, chiamate a risarcire l’Inps per i delitti del padre, si sono subito adoperati per trovare una soluzione”. E’ partita dalla deputata del Pd Martina Nardi, concittadina delle figlie di Cristina Biagi, uccisa dall’ex marito che poi si è suicidato, la proposta di scrivere con il Governo un emendamento (da inserire nella legge di stabilità o che agisca sul fondo per gli orfani di femminicidio) che disciplini l’aspetto delle rivendicazioni di Inps nei casi come quello della famiglia Biagi. Sul caso, ieri, era intervenuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha contattato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

“Stiamo lavorando a questo emendamento, che è già pronto e scritto – spiega Nardi – e che permetterà di intervenire su tanti altri casi simili, per dare la possibilità allo Stato di pensare davvero al futuro degli orfani di femminicidio. In attesa che l’emendamento venga approvato, abbiamo chiesto all’Inps di congelare la pratica delle eredi di Cristina Biagi, e ci è stata data rassicurazione che verrà fatto”.

Questo l’emendamento proposto dalla Nardi su cui gli uffici del Governo stanno ragionando: “1. Gli enti pubblici previdenziali e gli enti di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509 e al decreto Legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, non possono in ogni caso chiedere indennizzi ai figli minori o ai figli maggiorenni rimasti orfani di un genitore a seguito di omicidio commesso in danno dello stesso genitore dal coniuge, anche legalmente separato o divorziato, dall’altra parte dell’unione civile, anche se l’unione civile è cessata, o dalla persona che è o è stata legata da relazione affettiva e stabile convivenza, qualora non abbiano concorso alla commissione del reato che ha cagionato il danno, anche quando tale reato abbia causato danni a terzi. 2. Per l’erogazione degli indennizzi di cui al comma 1 si provvede a valere sulle risorse del Fondo di cui all’articolo 14 della Legge 7 luglio 2016, n. 122. 3. Le disposizioni di cui al presente articolo si applicano anche alle richieste di indennizzo pendenti dalla data di entrata in vigore della legge 11 gennaio 2018, n. 4, “Modifiche al codice civile, al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in favore degli orfani per crimini domestici”.

Nei prossimi giorni si terrà a Roma un tavolo tecnico con Inps, per certificare la sospensione del pagamento alla famiglia Biagi. La ministra Bonetti ha pubblicamente ringraziato la deputata del Pd per il lavoro fatto in questi giorni sul caso Biagi.

IL POST DEL MINISTRO ELENA BONETTI
La situazione della famiglia Biagi, sulla quale ieri è stata richiamata la mia attenzione, colpisce profondamente tutti noi.
Ho ritenuto di dare subito seguito, già nella giornata di ieri, agli accertamenti sul caso, trovando nelle forze di governo la massima prontezza. Penso alla deputata Pd, Martina Nardi, con cui i tecnici del mio ministero stanno silenziosamente, da ieri, lavorando allo studio delle soluzioni. Alla Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, con cui ieri è emersa in un nostro colloquio la necessità di convocare l’Inps ad un tavolo tecnico da tenersi con il Mef. È una questione, questa, su cui ho trovato sensibile tutto il Governo. L’Inps, intanto, ci ha rassicurato sul fatto che non ha al momento posto in essere alcuna azione giudiziale per il recupero coattivo del credito, proprio nella prospettiva di una soluzione umana. Lo abbiamo detto, lo ribadiamo, sulla violenza contro le donne e per tutte le sue vittime siamo pronti a soluzioni efficaci e condivise. Personalmente, ho più volte dichiarato il mio massimo impegno e intendo mantenerlo.

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