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Cava Fornace, l’opposizione: "Il centrosinistra assente ai lavori della commissione di controllo"

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Nella seduta di lunedì 25 novembre la Commissione di Controllo della discarica di Cava Fornace ha analizzato l’esito delle prime analisi aggiuntive compiute con le risorse economiche attualmente a disposizione.

Alla seduta erano presenti tutti i rappresentanti dell’opposizione montignosina, il presidente della commissione Andrea Cella della Lega, Paolo Lenzetti del M5S, Settimo Del Freo e Bandini per Montignoso Democratica, oltre al consigliere Viti ed al responsabile settore ambiente del comune di Pietrasanta, il rappresentante del Comitato per la chiusura ed i rappresentanti di Lega Ambiente ed Italia Nostra di Montignoso. Ma non c’era nussun rappresentante della Maggioranza di centro sinistra montignosina.

I rappresentanti di Lega, M5s E Md, concordano che l’esito delle analisi hanno individuato uno sforamento del parametro di ph in un campionamento di terre. “Il passo successivo sarà un approfondimento con analisi in vitro per confermare o meno questo dato, che se fosse accertato significherebbe che quelle terre non possano assolutamente essere stoccate in una discarica di rifiuti come quella gestita da Programma Ambiente – scrivono in una nota gli esponenti di Lega, M5s e Montignoso democratica – purtroppo però, tale approfondimento andrà a terminare i 10 mila euro che l’amministrazione comunale di Montignoso ha messo a disposizione della commissione di controllo, non potremo quindi terminare entro dicembre gli ultimi campionamenti che avevamo programmato. Ciò rende evidente che è necessario dotare la commissione di ulteriori fondi”.
L’opposizione rende noto che aveva richiesto per un programma di monitoraggio di campionamenti aggiuntivi 20 mila euro, ma la giunta di centrosinistra ne ha messo a bilancio solo 10 mila, che adesso alla luce di quanto emerso appaiono pochi. “Briciole in paragone delle entrate delle Roialty incassate pare, dalla variazione di bilancio di novembre 2019, circa 240 mila euro” commentano.

La soluzione sul controllo e condivisa da tutti i commissari presenti è una modifica all’Autorizzazione Integrata Ambientale come approvata dal consiglio comunale di Montignoso che al momento è stata disattesa dal sindaco Gianni Lorenzetti.
“Altro punto all’oggetto del giorno è la quota altimetrica, sembra necessario ripetere la misurazione per capire la quota di coltivazione della discarica, per Arpat la quota autorizzata come scritto a giugno 2919 è 43 Mt Slm – hanno aggiunto – Mentre Pietrasanta sta portando avanti lo studio per capire la presenza di organoalogenati nei pozzi di controllo come previsto dalla legge 152 2006”. L ‘opposizione ed i cittadini attendono una risposta dal sindaco di Montignoso sull’anno richiesta votata in consiglio di una via ex post, Variante all’Aia e il parere sanitario, obbligo di legge.

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