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Opposizione all’attacco: "Persiani si dimetta, nuove elezioni per i massesi"

Non è passata in sordina la notizia dell'uscita dal gruppo di Antonio Cofrancesco

Non è passata in sordina la notizia dell’uscita dalla lista Persiani sindaco del consigliere comunale Antonio Cofrancesco. Cofrancesco entra nel gruppo misto pur dichiarando di restare in maggioranza, ma il gesto, secondo alcuni, potrebbe rivelare una frattura molto più importante di quel che appare fra le fila del centro destra. Una frattura che potrebbe allargarsi a macchia d’olio e che in pochi si sono fatti sfuggire. Specialmente dal fronte opposto. Secondo Norberto Riccardi, segretario comunale del Partito Democratico, l’uscita di Cofrancesco mostra “se ce ne fosse bisogno”, “quanta poca coesione politica registri l’attuale maggioranza di centrodestra”.

“All’immobilismo della Giunta, incapace in un anno e mezzo, di indicare concretamente una idea di città, si aggiunge una vera e propria crisi nella maggioranza. Lo sviluppo economico, il degrado del territorio, le questioni legate alla sanità, i gravi disagi di chi fa sport e non ha strutture adeguate, l’aumento dell’insicurezza dei cittadini, restano tanti capitoli del voluminoso libro dei sogni che il centrodestra ha presentato, alla città in campagna elettorale”. Il PD, conclude il segretario, “intensificherà la sua azione in consiglio comunale e nella città, perché Massa non merita una Giunta che vive alla giornata, senza alcuna prospettiva programmatica e senza un’idea di futuro”.

Anche esponenti del centro destra commentano amaramente la vicenda. E colgono l’occasione per chiedere, a fronte dei vari cambiamenti avvenuti in poco più di un anno di amministrazione, un nuovo rimpasto di giunta. La consigliera comunale di Forza Italia, Roberta Dei, il coordinatore provinciale di Fi Mauro Rivieri e Mario Cipollini del coordinamento provinciale e presidente dell’associazione Libertà e diritti, definiscono l’attuale amministrazione “incapace di governare la città”. Ma anche di non “rispettare gli accordi e le promesse fatte in campagna elettorale ai cittadini”.

“Piena solidarietà pertanto – scrivono i tre forzisti – a chi come Cofrancesco vuole una politica del fare vicina alla gente. Apprezziamo lo sforzo di Persiani nel voler sminuire l’accaduto, ma in realtà emergono palesemente le sue difficoltà nel far fronte a queste crisi interne”. “Non dimentichiamo la cacciata del Vicesindaco Mottini Guido e dell’Assessore Eleonora Lama di cui ancora oggi non si conoscono i reali motivi, e l’incredibile storia della Dei che per un anno è stata costretta a non esercitare il suo ruolo legittimo di consigliera a causa di una votazione del Consiglio Comunale presieduta e voluta da Persiani,votazione che la magistratura nei due gradi di giudizio ha ritenuto irregolare e sbagliata. Qualcuno rispetto a questa vicenda dovrebbe pagarne le conseguenze. Ed oggi l’ennesimo episodio di malgoverno del sindaco denunciato da Cofrancesco, capogruppo della lista Persiani, che ha dichiarato di non voler più rimanere al guinzaglio del Sindaco ed ha smascherato lo spreco di denaro e le promesse disattese sulla sicurezza sul decoro urbano eccetera”.

Per questo i forzisti chiedono “un rimpasto dell’attuale Giunta e della classe dirigente, e FI deve avere un ruolo da protagonista nel nuovo assetto politico”.

Il collettivo di sinistra, Massa Città in Comune, rincara infine la dose e chiede nuove elezioni: “Dopo il rimpasto di giunta a primavera e la defenestrazione del Vicesindaco, dopo che sono passati inutilmente 100 giorni e il Teatro Guglielmi è ancora chiuso, dopo che si sia concluso un palazzetto dello spost inagibile, praticamente inutilizzabile, dopo che si sono tenute in un cassetto per due mesi le analisi di falda con gli esiti che tutti conosciamo, dopo che si è costruito un nuovo capolinea dei bus facendo pagare il costo a lavoratori e studenti attraverso orari insostenibili, dopo aver provato a stimolare il turismo con idee malsane che hanno avuto, naturalmente, zero partecipazioni, dopo che la maggioranza ha difeso senza mettersi in discussione la elezione di un consigliere risultata poi non regolare e per la quale sono volati stracci in Forza Italia a suon di carte bollate, dopo che il capogruppo della lista del Sindaco, non una qualsiasi lista, abbandona il suo gruppo consigliare per formare un gruppo misto chiedendo, sostanzialmente, la revisione della Giunta Comunale, dopo che ha perso anche il “sostegno” esterno di Alternativa Civica rimasta durante il ballottaggio incomprensibilmente fulminata dall’astro nascente Persiani, dopo che è accaduto tutto questo in 15 mesi di governo della città, crediamo che l’avvocato Persiani debba riconoscere che la maggioranza, relativa, che lo ha portato a ricoprire la carica di sindaco, e a sostenere politicamente la sua giunta, non c’è più. Sciolta all’ultimo tiepido sole autunnale. Se al momento della sua elezione 7 elettori massesi su 10 non avevano espresso preferenza nei suoi confronti, crediamo che oggi questi numeri siano per lui peggiorati. Sarebbe bene per l’avvocato, presentarsi dimissionario in consiglio comunale, rimettere il proprio mandato e far tornare i cittadini massesi al voto”.