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Morti per superbatteri al Noa, Benedetti: serve intervento Nas

Il presidente del Consiglio comunale di Massa: «Verificare nel più breve tempo possibile la situazione igienico-sanitaria»

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Morti sospette per il superbatterio all’ospedale delle Apuane, il presidente del Consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti, attraverso un esposto ha chiesto l’intervento del Nucleo antisofisticazione (Nas) dei carabinieri. Riportiamo di seguito il testo integrale dell’esposto.

Premesso:
-che in data 27 febbraio 2018 ho presentato un esposto presso la Procura della Repubblica di Massa, con il quale ho denunciato l’ipotesi che 33 morti avvenute all’interno del Noa, possano essere state causate dall’ aggressione di alcuni batteri intestinali dei tipo: Clostridium difficile e Klebsiella;

-che in data 18 aprile 2019 ho inviato alla Procura di Massa la richiesta di ricusazione dei periti incaricati dalla stessa di svolgere le indagini per accertare la veridicità di quanto da me esposto, perché da me ritenuti trovarsi in palese conflitto di interesse, essendo gli stessi medici dipendenti dell’ Asl;

-che a seguito di queste mie legittime iniziative portate avanti in qualità di Consigliere Comunale di Massa, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e la ex Direttrice dell’ Asl Dott.ssa De Lauretis mi hanno denunciato per allarmismo;

-che in questo periodo sono in corso indagini per accertare la morte sospetta di 102 persone decedute nel periodo novembre 2018-settembre 2019, forse per cause da addebitare al super batterio denominato New Delhi.
Al di là del fatto che siano o meno in corso indagini piuttosto complesse, sia per quanto riguarda l’esposto da me presentato, sia per il nuovo super batterio resistente agli antibiotici e che le persone fino ad oggi colpite e decedute erano pazienti debilitati fisicamente e quindi anziani, tossicodipendenti e malati allo stato terminale, credo che sia necessario accertare anche l’esagerato ed incomprensibile proliferare degli stessi batteri all’interno delle strutture ospedaliere come nel nostro caso.
L’invito che rivolgo ai N.A.S. è quello di verificare nel più breve tempo possibile, la situazione igienico-sanitaria dei quattro ospedali gemelli : Noa di Massa,Lucca,Prato e Pistoia, per accertare se sussistono o sussistevano le condizioni che hanno favorito la proliferazione dei batteri e quindi il contagi che , appunto, sembrerebbero aver causato la morte di tanti pazienti.
È bene sapere che il NOA di Massa è sprovvisto di finestre o aperture che possano permettere l’ingresso di aria e quindi una ossigenazione naturale dell’ambiente, ma dispone solo del sistema di aerazione e l’impianto di condizionamento che deve essere necessariamente controllato periodicamente per la santificazione di tutti gli strumenti, come previsto dal Decreto Legge n. 81 del aprile 2008.Questi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli ,manutenzione, pulizia proprio per la tutela della salute, sia del personale che dei pazienti e ciò per evitare il diffondersi della Legionella, malattia dell’ apparato respiratorio ed il proliferare dei batteri intestinali che in ambienti caldi-umidi, insalubri e viziati, si riproducono più velocemente con l’aumento del rischio di contagio. Per questi motivi chiedo che siano accertate tutte le fasi della manutenzione ordinaria ( sostituzione filtri ) e straordinaria ( Immissione di azoto nelle condotte per la pulizia annuale ).
L’altra questione che potrebbe incidere ulteriormente sul proliferare dei batteri all’ interno degli ospedali, riguarda i protocolli igienico-sanitari del settore pulizie. Nel merito, se le ditte appaltanti non dovessero rispettarli, anche in questo caso i rischi di diffusione dei batteri, aumenterebbe in modo esponenziale e per ciò è necessario accertare :
1)Se vengono rispettati i cicli della lavanderia e i tempi dei lavaggi
2)Che i detersivi non vengano allungati
3)Se i contenitori dei panni vengono puliti e disinfettati nei tempi e modi stabiliti dalla normativa
4)Se vengono rispettati i tempi del flussaggio dei rubinetti, come richiesto dall’ Asl
5)Se vengono rispettati i tempi per le dimissioni dei pazienti dall’ ospedale
6)Verifica dell’uso dei guanti monouso e quindi il numero di guanti utilizzati in rapporto al numero dei pazienti trattati, per accertare se ogni sostituzione dei guanti combacia con il cambio dei pazienti.
Per quanto sopra, invito i N.A.S. e la Procura della Repubblica di Massa ad avviare un’indagine complessa per accertare l’attuale situazione igienico-sanitaria e quella passata, fino ad almeno all’anno 2016.

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