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Elezioni europee, "La Sinistra": «Serve un "Green new deal"»

La candidata Roberta Fantozzi: «Sistema economico da riconvertire»

Ecologia e lotta alle disuguaglianze sociali: nasce il comitato elettorale di Massa Carrara della lista “La Sinistra”, presente alle prossime elezioni europee in sostegno del gruppo parlamentare Gue/Ngl, l’unione della Sinistra unitaria europea e della Sinistra verde nordica che raggruppa le principali forze comuniste, ambientaliste radicali, di sinistra socialista e femminista continentali. Ad intervenire al Bar Ecuador alla presentazione della lista promossa da Rifondazione Comunista è stata Roberta Fantozzi, già responsabile delle politiche economiche e del lavoro del partito. La Sinistra, hanno spiegato i presenti in conferenza stampa fra i quali Nicola Cavazzuti, Luca Corsi, Francesco Anselmi e Fabio Roncaglia, è una lista europeista ma contraria alle politiche neoliberiste portate avanti dall’Unione Europea dal trattato di Maastricht in poi. «L’Europa è la seconda area economica più forte al mondo – è intervenuta la candidata Roberta Fantozzi – l’Italia è un paese ricco, solo che la ricchezza è sempre più concentrata in poche mani e questo ha fatto sì che le disuguaglianze abbiano raggiunto livelli disastrosi. Noi diciamo basta alle politiche di austerità, il primo punto del nostro programma è la rottamazione del Fiscal Compact e su questo faremo di tutto. Crediamo che le organizzazioni sindacali europee a riguardo dovrebbero avviare uno sciopero europeo: è provato che quelle norme hanno impoverito e precarizzato il mondo del lavoro e la vita delle persone». In previsione dei cambiamenti climatici, La Sinistra intende promuovere un piano di riconversione ecologica che crei occupazione. Individuando le risorse necessarie al suo sviluppo attraverso il recupero dell’evasione ed elusione fiscale prodotta in Europa. «Ogni anno ci sono mille miliardi di euro di evasione ed elusione fatta attraverso i paradisi fiscali – aggiunge Fantozzi, alcuni dei quali presenti in Europa. In Italia 21 miliardari hanno la stessa ricchezza del 20% della popolazione, circa 12 milioni di persone. Serve una patrimoniale sulle grandi ricchezze, l’opposto di quanto dice Matteo Salvini e di quanto fatto finora. Questi potrebbero essere modi per reperire le risorse necessarie per fare politiche alternative, per attuare un piano di riconversione ecologica dell’economica che crei occupazione. Un green new deal».

«La destra di Salvini e quella della Le Pen rappresentano i nostri avversari assoluti. Ma l’invito al metterci tutti contro di loro è inaccoglibile perché se le destre sono cresciute è a causa delle politiche fatte dai popolari, come Forza Italia, e i socialisti, come il Partito Democratico. Le politiche neoliberiste, votate anche dalla Lega di Salvini, hanno talmente impoverito le persone che sono arrivate a pensare che la società sia una giungla, in cui i migranti sono il problema. Le destre crescono perché si sono distrutti i diritti del lavoro e gli elementi di sicurezza sociale». A sostenere Gue/Ngl il partito di Unidos Podemos, la tedesca Linke, il partito di Tsipras e il movimento France Insoumise di Jean Luc Mélenchon. «I candidati che verranno eletti nella nostra lista – spiega Nicola Cavazzuti di Rifondazione Comunista – parteciperanno ad un gruppo che esiste già a livello europeo, il quarto partito del parlamento europeo, nel quale sono rappresentati tutti i paesi dell’Unione Europea. Non andremo a cercare accozzaglie di gruppi mettendo insieme la destra polacca e i neoliberisti finlandesi. Il nostro è un gruppo fortemente coeso che ha portato avanti tutte le battaglie di una sinistra veramente alternativa. Non sarà un voto inutile, ma utile a ricostruire una sinistra alternativa».