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La Regione Toscana chiede chiarezza sul parcheggio Grendi

La consigliera Mencarelli: «Sindaco, perché non ci ha inoltrato la risposta?»

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L’11 marzo la direzione urbanistica e politiche abitative della Regione Toscana scrive al sindaco Francesco Persiani, al responsabile del procedimento urbanistico del Comune di Massa e per conoscenza ai consiglieri Mencarelli, Menchini P., Berti, Mosti, Incoronato, Alberti e Carioli. Il tema è il parcheggio per tir finanziato dal gruppo Grendi. «Perché sindaco non ci ha inoltrato questa risposta?», chiede la consigliera Luana Mencarelli in occasione del consiglio comunale di lunedì 1 aprile. «Non mi risulta che il sottoscritto debba inoltrare (…) Stiamo rispondendo, non capisco dove sia il problema», risponde Persiani. Il consigliere di Alternativa Civica, Sergio Menchini, pur non rientrando fra gli indirizzati del documento chiede di conoscerne il contenuto. «Non mi sembra la sede», replica il sindaco.

Circa 700 cittadini chiedono però di sapere che cosa pensa la Regione Toscana di quel parcheggio che loro non vogliono. Sono i cittadini del comitato “Abbandonati da tutti” che con i mezzi a loro disposizione manifestano da tempo una certa contrarietà all’idea di un parcheggio per 47 tir davanti casa. Un’opera che aumenterebbe polveri sottili e transito di mezzi rumorosi in un tratto già di per sé piuttosto caotico. E su quel parcheggio indesiderato, ora, vuole vederci chiaro anche la Regione Toscana. È questo il contenuto della risposta indirizzata al sindaco e ai consiglieri di opposizione: l’ente chiede di sapere se “detto parcheggio sia in corso di valutazione e verifica nel corso dei lavori della conferenza paesaggistica relativa al regolamento urbanistico”. Sì, perché la passata amministrazione aveva stralciato quel piano a seguito delle proteste dei cittadini. E in quel tratto di via Massa Avenza, ai tecnici della regione, non risulta che dovrebbe nascere un parcheggio per tir. Dal cuore della Toscana chiedono infatti se è in corso di valutazione ciò che si potrebbe definire “l’idea della sua realizzazione”. Non sapendo, forse, che i lavori per costruirlo sono già in corso.

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