LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Terremoto in giunta, le ragioni di Persiani: «Avevo chiesto ai due assessori di dimettersi. Paurosa gaffe sulla mostra che ha offeso i cattolici»

Il sindaco rompe il silenzio dopo l'atto di forza di revoca delle deleghe a Guido Mottini e Eleonora Lama

Il sindaco di Massa Francesco Persiani, rompe il silenzio a poche ore dall’atto di revoca delle deleghe al vicesindaco Guido Mottini e all’assessore alla cultura Eleonora Lama avvenuto questa mattina. Il primo cittadino massese nel suo intervento conferma le voci che stavano circolando: prima di arrivare a questo punto, infatti, era stato chiesto ai due membri di giunta di presentare le loro dimissioni. Evidentemente le cose non sono andate in quel modo costringendo Persiani all’atto di forza.

Non solo. Il sindaco non ha nascosto il venir meno della fiducia nei confronti dei due ormai ex-assessori e rende pubbliche alcune delle motivazioni che l’hanno portato alla decisione che definisce «dolorosa»: questioni di carattere personale, dice. Sull’assessore Lama, però, si spinge oltre evidenziando come una delle ragioni sia stata la mostra delle polemiche “Storytelling” dell’artista Giuseppe Veneziano organizzata a Palazzo Ducale e dove era stato esposto un quadro in cui si vede il Cristo in croce con un paio di slip leopardati marchiati “Dolce e Gabbana” e con la scritta “Lgbt” al posto di “Inri”. Ma Persiani menziona anche questioni legate al calendario eventi.

Ecco di seguito l’intervento integrale di Persiani:

Dopo attenta e approfondita riflessione sono addivenuto alla decisione di ritirare le deleghe rispettivamente attribuite a luglio scorso a Guido Mottini ed Eleonora Lama. Stante la stima e la fiducia loro accordata sin dall’inizio, e che confidavo ben riposta, la decisione di assumere questo provvedimento è avvenuto attraverso un percorso certamente doloroso e non facile anche umanamente.

Purtroppo, nonostante i tentativi posti in essere dal sottoscritto, e non solo, di giungere ad un percorso bonario e condiviso di uscita dalla Giunta, ho dovuto prendere atto mio malgrado di inaspettate resistenze che non solo mi hanno costretto ad adottare un atto di revoca ma soprattutto mi hanno confortato sul fatto che il rapporto fiduciario fosse irrimediabilmente venuto meno.

Trattasi principalmente di questioni di carattere personale che hanno determinato il venir meno della necessaria armonia per portare avanti il mandato amministrativo ma anche di divergenze di vedute circa le modalità di gestione delle deleghe loro affidate, versante sul quale mi sarei aspettato un maggior impulso da questi due Assessori che invece non è arrivato.

Con la Lega, principale forza politica di maggioranza, non sussiste alcun problema.

Anche sulla cultura ho dovuto far fronte ad una paurosa gaffe per quel quadro che ha offeso la comunità cattolica locale e non solo. Inoltre mi sarei aspettato maggior condivisione sul nuovo calendario estivo, che ritengo debba essere migliore rispetto agli anni passati ma sul quale non ho avuto adeguate rassicurazioni dall’ex Assessore alla cultura.

Ringrazio la Coordinatrice Nazionale Lega Toscana, Susanna Ceccardi, il Segretario Provinciale Andrea Cella e il Capogruppo consiliare Nicola Martinucci per avermi supportato in questi delicati momenti e per aver condiviso come me questo passaggio, che però sarà l’occasione per una migliore redistribuzione delle deleghe, anche alla luce della riorganizzazione degli uffici comunali che partirà dall’aprile prossimo.

Sono certo che questi cambiamenti e l’inserimento di nuove forze darà alla Giunta un rinnovato e positivo impulso per il conseguimento degli obiettivi di questa Amministrazione Comunale.

Ringrazio anche tutti i Consiglieri Comunali della Lega, con i quali ho avuto ampio modo di confrontarmi non solo sul piano formale ma in modo concreto, sostanziale e collaborativo. Anche la condivisione da parte loro delle ragioni sottese al mio agire mi ha rafforzato nel proseguire con fermezza e coraggio, pur sapendo che mi sarei esposto a critiche che certamente giungeranno ma che non temo affatto, sapendole solo strumentali e infondate.