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Muro sul Frigido, il progetto sarà rivisto: ecco le soluzioni alternative

Lo ha annunciato la deputata del Pd, Martina Nardi: «Grazie alla Regione Toscana che ci ha ascoltati. La palla adesso passa al Comune di Massa, perché il lotto 1 è già a gara»

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La deputata del Pd Martina Nardi ha incontrato nei giorni scorsi i vertici della Regione Toscana per ridiscutere, con i tecnici e i dirigenti, il progetto del muro sul Frigido. La Regione si è resa disponibile a rivedere alcune posizioni. “Vorrei dire grazie a chi ci ha accolto e ascoltati, perché hanno capito l’importanza di tornare indietro, almeno in parte, su un progetto che sarebbe stato troppo impattante”. L’incontro si è svolto nei giorni scorsi a Firenze ed è stato interamente incentrato sul tema della sicurezza del fiume Frigido, con al vaglio il progetto del muro di contenimento, che dovrebbe essere realizzato nei prossimi mesi, con i fondi regionali. Alla riunione ha partecipato anche la deputata del Pd Martina Nardi.

“Un incontro positivo – commenta Martina Nardi- sia Ledo Gori, che l’assessore e i dirigenti e tecnici presenti hanno accolto favorevolmente i nostri suggerimenti per ridurre l’altezza del muro. Si sono resi disponibili a valutare alcune proposte che non avevano preso in esame prima, come la realizzazione di una cassa di espansione, da farsi nell’ex depuratore delle querce, e la riproposizione del progetto fatto dalla stessa regione nel 1997, chiamato “Fiumi puliti”, nel quale venne tolto il sovralluvionamento che oggi, per mancanza di manutenzione, supera i due metri rispetto ad allora. La Regione – continua la deputata – si è resa disponibile anche a valutare la possibilità di allargare l’alveo del fiume, riposizionare la terra (così come è oggi) e a non allargare la strada, per far sì che il muro sia meno impattante. Ciò che è emerso, come avevamo sospettato, è che non avevano valutato altre soluzioni (o un insieme di soluzioni) per abbassare il muro”.

Secondo la Nardi rimane però “il problema del primo lotto che dovrebbe già essere in gara e su quello chiediamo al Comune di intervenire”. L’onorevole formula alcune specifiche domande al sindaco: “Chiediamo che la strada non venga allargata e che la terra venga riposiziona; chiediamo di fare un ulteriore studio sulla necessità dei pali secanti di 7 e 14 metri di profondità, che determinerebbero la scomparsa dell’acqua (e quindi la percezione del fiume) per molti metri e infine che venga posto in essere un nuovo stanziamento per l’aspetto estetico dell’opera ( nel capitolato non c’è un euro ) e che si lavori affinché la gara non sia al massimo ribasso ( il che non è un obbligo ma una scelta dettata dai tempi stretti).

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