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Menchini: «Non voteremo Volpi, serve discontinuità»

Intanto Stefano Caruso, candidato in una lista a sostegno dell'avvocato massese, dice: «Voterò il sindaco uscente»

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«Non voteremo Alessandro Volpi, voteremo nel segno della discontinuità». Così l’avvocato massese, Sergio Menchini, ex-candidato a sindaco di Massa per varie liste civiche al primo turno delle elezioni dello scorso 10 giugno. Pur non citandolo mai è ormai chiaro che Menchini ha dato indicazioni di voto sul centrodestra e il suo candidato Francesco Persiani. «Il nostro percorso è cominciato a febbraio – ha scritto in una nota l’avvocato – in un incontro pubblico ai Fratelli Cristiani, ci siamo presentati alla città con un progetto di cambiamento e di discontinuità rispetto all’azione dell’Amministrazione uscente. Intorno alla nostra proposta si sono coagulate persone e idee, che hanno portato all’elaborazione di un progetto di città ambizioso ma certamente fattibile. Abbiamo rinunciato a seguire il percorso del centro sinistra e non abbiamo partecipato alle primarie di coalizione proprio perché veniva richiesto al candidato sindaco di riconoscere il buon operato dell’Amministrazione Volpi e di prendere le mosse dal lavoro compiuto da quest’ultima per la futura azione di governo. L’Amministrazione Volpi, a nostro giudizio, si è caratterizzata per il molto non fatto e per il poco fatto male (palazzetto dello sport, parcheggio del mercato coperto). Con le primarie, è nata una coalizione che comprende soggetti politici in precedenza alternativi e in forte contrapposizione. In modo singolare, improvvisamente, è stato trovato un accordo di tipo amministrativo, incentrato sull’approvazione del regolamento urbanistico, tra le diverse anime del Partito Democratico, gli Arancioni e altri spezzoni della minoranza. Abbiamo deciso di presentare alla città una proposta civica che, pur non raggiungendo i consensi per il ballottaggio, ha raccolto poco meno di 5 mila voti. Questo consenso non può andare disperso e proseguirà il nostro impegno nell’interesse della città. Il Partito democratico e la coalizione di centro sinistra si sono mostrati indisponibili ad ogni tentativo di rinnovamento; hanno rifiutato ogni operazione di tipo inclusivo, aperta a forze nuove: hanno presentato liste infarcite di candidati che da più di trenta anni salgono le scale del palazzo comunale, hanno condotto la campagna elettorale nel segno del buon lavoro dell’amministrazione uscente e della continuità. Il nostro giudizio sull’amministrazione Volpi è negativo, decisamente negativo; per questo motivo, ci siamo presentati alle elezioni. Anche in questi ultimi giorni, abbiamo evitato accordi politici basati su promesse di ruoli e incarichi, ritenendo che ogni accordo debba essere pubblico e sottoposto al voto dei cittadini. Noi, il 24 giugno, non voteremo Alessandro Volpi; non rinnegheremo il nostro percorso, votando una amministrazione che, avendo governato questa città, è la prima responsabile dei gravissimi problemi della città. Chi si è proposto alla città con il vessillo del cambiamento non può oggi dare il proprio consenso ad un progetto di continuità, ad una coalizione incapace di proporre volti nuovi finanche tra i consiglieri eletti. Andremo in consiglio comunale per difendere il nostro progetto e per collaborare alla realizzazione della città nuova, quella che vogliamo: un regolamento urbanistico, discusso con la gente e tra la gente, che modifichi e superi scelte sbagliate e non scelte compiute dal vecchio consiglio comunale. Una politica espansiva per il lavoro e per l’occupazione; interventi a favore del sociale e delle fasce deboli; attenzione al decoro urbano e alla sicurezza. Da ultimo, ma non ultimo, il tema della cultura: il teatro Guglielmi deve vivere ogni giorno con una propria struttura e un proprio personale, deve essere realizzato il polo bibliotecario e messo a sistema il progetto cultura, valorizzando i non pochi monumenti di pregio di questa città. Siamo sicuri che i nostri elettori sapranno cogliere il senso della nostra posizione e voteranno compatti per la discontinuità, per il rinnovamento. A tutti gli elettori che vogliono cambiare: date un segno forte a una città che ha bisogno del cambiamento».

Intanto, come un fulmine a ciel sereno, arriva una dichiarazione di voto opposta a quella di Menchini. Infatti, Stefano Caruso, con un passato in partiti di centrodestra e candidato in una delle liste che sosteneva proprio Menchini, in un post su Facebook ha fatto sapere che voterà per il sindaco uscente Alessandro Volpi. «Resterò fermo sulla mia posizione – ha scritto – come un faro costruito sulla solida roccia in mezzo ad una tempesta. Le parole che giungono alle mie orecchie sono sibilanti come pioggia ghiacciata che sferza il viso. Usati! Siamo stati usati! Ma non cederò mai a giochi di basso livello. Ho sempre cercato di mantenermi fuori dalla melma, dalle acque chete che ristagnano. E adesso, con una furia che imperversa dentro di me, sarò capace di rialzarmi e rientrare in possesso della lucidità che mi accompagna da sempre. Raziocinio e autonomia. Ho sbagliato a non fidarmi di una persona, ed ho sbagliato a fidarmi di altre che non hanno esitato a sfruttare l’occasione. Questo sporco gioco terminerà domenica prossima ed ogni singola decisione sarà importante pertanto, senza lasciarmi prendere dal delirio viscerale della massa, appoggerò una persona che negli anni mi ha dato garanzia di onestà personale: Alessandro Volpi».

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