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Area 2018: "Il 4 marzo voteremo Potere al popolo"

"Vogliamo dar voce alla parte più sommersa del Paese e della nostra provincia"

Area 2018 Massa-Carrara esprime un appoggio senza riserve a “Potere al Popolo” in vista delle elezioni del 2018. “Noi siamo stati e siamo tra le migliaia di singoli cittadini e moltissime associazioni e comitati che hanno aderito con entusiasmo all’appello per una “Un alleanza per la democrazia e l’uguaglianza” – si legge nella nota – il percorso partecipato per la costruzione dal basso di un programma e di una lista unitarie, a partire dai principi costituzionali lanciato il 18 giugno 2017 da Anna Falcone e Tommaso Montanari al teatro Brancaccio a Roma che però, i Partiti della sedicente sinistra, hanno minato alla radice per salvaguardare il proprio “status” e le proprie convenienze elettorali.”

“Ma le nostre aspettative per dar vita alla “sinistra di cui c’è bisogno” non potevano certamente andare perdute per il calcolo cinico del solito ceto politico di professione che si trova ben rappresentato sia nel PD che in Liberi e Uguali oltre che nei vari centro-sinistra, centro-destra o 5Stelle d’occasione. Ecco che allora, su iniziativa dei ragazzi del centro sociale occupato Jè So’ Pazzo di Napoli, per noi di Area 2018 il Progetto del Brancaccio prosegue in Potere al popolo; una alternativa di sinistra, ecologista, civica e popolare che il prossimo 4 marzo sosterremo, voteremo e inviteremo a votare.”

“Vogliamo dare voce e rappresentanza alla parte più sommersa del nostro Paese ed anche della nostra provincia; quella che è stata più colpita dalla crisi, quella che, spesso, non vota più e, se vota, è spesso costretta a rassegnarsi al meno peggio. Noi pensiamo che il voto ha senso se ti rappresenta, non se è “costretto”, dall’assenza di una proposta credibile o dal ricatto del voto “utile”… a qualcun altro.”

“In una politica che si fonda sull’esibizione della forza, sull’arroganza e sul marketing del nulla noi diciamo al Paese: siamo poveri, siamo piccoli, siamo a mani nude, siamo pieni di limiti e avviati su un sentiero irto di ostacoli. Ma vogliamo mettere insieme tutte queste nostre debolezze: perché sappiamo che, come è accaduto il 4 dicembre 2017, Davide può rovesciare Golia. In una sinistra gremita da leaders senza popolo, noi siamo un popolo che non cerca un leader, ma partecipazione e condivisione. Non vogliamo rassegnarci ad una triste passione politica che esclude a priori il tema della rappresentanza parlamentare. Se vogliamo che il mondo cambi, dobbiamo portare in Parlamento chi vuole cambiare il mondo.”