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Bilancio consolidato, M5S accusa: "Lavoratori vittime della propaganda"

"La giunta deliberò l'atto fuori tempo massimo e lo portò in consiglio il 28 novembre, in ritardo"

Il Movimento 5 stelle di Massa critica duramente l’amministrazione per la mancata votazione del bilancio consolidato. “Il sindaco ha avuto bisogno del Capodanno in Consiglio comunale per capire di non avere una maggioranza – si legge nella nota a firma di Riccardo Ricciardi e Luana Mencarelli – Il Movimento 5 Stelle lo aveva predetto più di due anni fa, depositando una mozione di sfiducia dove si disegnava la situazione che oggi tutti i cittadini scontano: un’amministrazione bloccata a causa dei dissidi interni al centrosinistra.”

Così i due esponenti del M5s ricostruiscono la vicenda: “Tutto nasce dall’inadempienza dell’amministrazione di votare il bilancio consolidato entro il 30 settembre: da lì parte il blocco delle assunzioni. La giunta lo deliberò a ottobre inoltrato, già fuori tempo massimo e arrivò in consiglio il 28 novembre, con un ritardo di due mesi.Fa sorridere la motivazione di addossare alla normativa nazionale una tempistica stretta per questo atto; l’Amministrazione 5 Stelle di Carrara il bilancio consolidato lo ha votato il 27 settembre. Questo atto si è dunque trascinato in consiglio per tutto il mese di dicembre.”

“Da molte delle dichiarazioni rilasciate, forse involontariamente, si è fatto capire che neppure il residuo di maggioranza presente alle sedute aveva ben chiaro cosa andasse a votare e dalla mancanza del numero legale in serie, e dalle ammissioni stesse di assessori e consiglieri del PD, si evince che tale discussione non era stata presentata neppure nelle riunioni di partito. Ci chiediamo allora con quale finalità e responsabilità una giunta che non aveva la certezza delle sue presenze in consiglio, abbia addirittura spinto quei due lavoratori a licenziarsi dal loro sicuro posto di lavoro? Siamo concordi e solidali con la loro rabbia di essere stati usati come vittime sacrificali in una propaganda elettorale fatta di disperazione. Perché non si è prima approvato l’atto e, solo successivamente, non si sono chiamate le persone nelle graduatorie?”

“La maggioranza ha usato il ricatto lavorativo, cercando di convincere i cittadini che niente sarebbe stato possibile senza l’approvazione del consiglio comunale di Capodanno. Non è così: una volta approvato il bilancio consolidato tutti i blocchi di assunzione decadono e potranno ripartire dopo l’approvazione del bilancio di previsione 2018, da approvare entro il 28 febbraio. Nulla però vietava di approvarlo entro il 2017 come ha fatto ad esempio il Comune di Roma.”