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"Imm senza Marmotec implementerà i servizi. Puntiamo al pareggio finanziario nel 2018"

I vertici parlano della trasformazione e dell'accordo con Verona.Vannucci: "Siamo stati informati a cose fatte"

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Il direttore generale di Imm Luca Figari e il presidente del consiglio d’amministrazione Fabio Felici hanno presentato in commissione marmo le linee provvisionali programmatiche di Imm per il 2018, approvate in assemblea circa due settimane fa. I vertici di Imm prevedono di raggiungere il pareggio finanziario nel corso del prossimo anno.

“Il mercato delle fiere a livello nazionale è in crisi del 2009 – ha spiegato Figari – Tutti i soggetti fieristici nazionali annaspano, secondo i dati Aefi, a eccezione dei poli di Verona, Rimini-Vicenza e Parma che hanno ricevuto grossi investimenti da parte dei soci. La Imm prima della recessione raggiungeva circa i 7 milioni di euro di fatturato e organizzava una fiera di grande richiamo, che oggi è divenuta insostenibile”.

“Abbiamo cercato di riposizionare l’azienda sul mercato implementandone i servizi.” In cosa si trasformerà dunque l’Internazionale marmo e macchine, abbandonata la vocazione fieristica? “Siamo diventati un’agenzia formativa impegnata nella ricerca dei bandi. Siamo inoltre capofila del distretto tecnologico: prevediamo che il nostro laboratorio aumenti del 25% il suo fatturato nel 2018. Implementeremo lo sviluppo della start-up arena, fornendo assistenza alle giovani aziende. Ci è stato commissionato uno studio dalla Regione Toscana relativo alle problematiche di escavazione, sostenibilità e svilupp di mercato. Pensiamo alla possibilità d’identiifcare il marchio “marmo di Carrara” e a un progetto di marketing mirato al decremento della quantità escavazione e all’aumento del valore medio del materiale. Nel 2018 si terrà il nuovo evento di Carrara2: abbiamo già incontrato aziende e industriali per sviluppare insieme il nuovo format della fiera diffusa, che è stato accolto con favore.

Felici ha ulteriormente approfondito la questione: “Tra la capitalizzazione dei soci, la cessazione dell’attività e il mantenimento del livello occupazionale per altre vie abbiamo scelto quest’ultima soluzione. Non possiamo paragonarci a Verona coi suoi 80 milioni di euro di fatturato. Abbiamo proposto alla regione di coordinare tutti gli osservatori di ciascun Comune. Consolideremo i prodotti fieristici che abbiamo, come la 4×4 fest.” Sulle trattative con Verona, il presidente del cda ha aggiunto: “Vorrei che andassimo a quella fiera presentandoci come Carrara, non come Imm. Sto cercando di acquistare un’area per i piccoli operatori locali che frequentano la fiera senza una sede. Vorremmo poi creare una collaterale, un premio riferito al brand marmo di Carrara. L’idea è servirci del tramite di Verona anche per i contatti con l’estero.”

Il consigliere d’opposizione Andrea Vannucci ha posto ai dirigenti un’obiezione di metodo, prima ancora che di merito: “Non è possibile che le linee programmatiche previsionali ci vengano presentate dopo che sono state votate, che il consiglio comunale venga a sapere tutto a cose fatte. Ritengo poi che dismettere una fiera senza nemmeno parlarne sia stato un errore. Com’è un errore metterci “in bocca” a Verona: le stiamo vendendo il nostro marchio. Possiamo pensare a un futuro distrettuale al cui centro si collochi Carrara, oppure cedere a Verona la funzione di rappresentanza e gestione delle politiche del marmo: la nostra fiera uscirà stritolata. Questa strada era già stata imboccata quando la fiera è stata biennalizzata senza condizioni.” Vannucci ha aggiunto: “Non prenderò più a commissioni in cui si discute di decisioni già prese. “

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