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Una nuova pagina per il volontariato sul portale del Comune

La maggioranza propone anche un tavolo di raccordo tra le consulte. Confermati due nuovi assistenti sociali

Una nuova pagina del volontariato sociale sarà creata sul portale del Comune di Carrara: la proposta è stata discussa ieri dalla quarta commissione consiliare.

La pagina, si legge nella bozza di regolamento, “è stata ideata per dedicare una piattaforma gratuita online alle associazioni di volontariato che operano nel terzo settore e svolgono la propria attività sul territorio del Comune di Carrara”. Lo scopo è “la creazione di una rete nella quale il terzo settore potrà incontrarsi, inserire progetti, valutare partenariati con altre associazioni aventi obiettivi simili o comuni, informare sulle attività rivolte alla popolazione, inserire richieste di volontariato a tempo”.

I campi previsti sono tre, quello obbligatorio, quello delle informazioni e quello del “volontariato a tempo”, e saranno le associazioni stesse a riempirli coi dati richiesti; l’amministrazione procederà solo alla verifica del corretto aggiornamento dei dati.

Saranno gli utenti stessi a valutare autonomamente il contenuto di quanto inserito dalle associazioni. Chiunque rilievi conformità o verifichi situazioni sconvenienti potrà informarne diretamente l’amministrazione.

L’associazione deve aver cura di modificare la documentazione inserita quando non è più aggiornata e di caricare ogni anno il rendiconto aggiornato, pena la cancellazione dalla pagina.

Anche la verifica d’irregolarità della copertura assicurativa del “volontario a tempo” avrà la stessa conseguenza. Tuttavia, come osservato dalla consigliera Roberta Crudeli, essa sarà possibile solo in vigenza di convenzioni.

Nella pagina sarà disponibile uno spazio in cui le associazioni potranno fornire maggiori informazioni su attività e corsi rivolti alla cittadinanza. Qui sarà possibile anche inserire richieste di collaborazione tra associazioni. “Abbiamo sentito varie associazioni e sono entusiaste,” ha commentato l’assessora al sociale Anna Galleni.

È stato anche discusso l’operato dell’associazione “Bandiera Lilla”, in merito al quale la consigliera di maggioranza Tiziana Guerra ha spiegato: “Gli aspetti positivi sono la fornitura delle bandiere, la valutazione della situazione sul territorio e la gestione disabilità per quanto riguarda ricezione turistica. Sono stati tuttavia richiesti 9800 euro richiesti divisi in tre tranche, e le finalità, così come le procedure della convenzione, restano opache”. È stato pertanto convenuto dai presenti di non riattivare tale convenzione.

L’assessora Galleni ha confermato, in seguito a interrogazione, l’attivazione di un bando di mobilità che consentirà all’amministrazione di assumere nuovi assistenti sociali: “Sono personalità assolutamente necessarie. Ci sono molti “invisibili” che per tanti motivi non si recano presso i nostri sportelli, siamo in una fase di emergenza. C’è la percezione, sicuramente sbagliata, che chiedere favori porti a privilegi non ottenibili per via ordinaria”.

Crudeli ho chiesto all’assessora Galleni di pubblicare il curriculum dell’assistente sociale che ha avuto un incarico di posizione organizzativa. Galleni ha informato la consigliera che non è stato pubblicato perché l’incarico parte dal 1 Gennaio 2018.

La consigliera Giuseppina Andreazzoli ha chiesto se la convenzione con Apuafarma sarebbe stata stipulata nel 2017 o nel 2018.

“La bozza di contratto è del gennaio 2017 – sono state le parole di Galleni – quando noi siamo arrivati questo contratto non era stato ancora sottoscritto. Mi sembra pertanto che per quella parte bisogna adempiere, dato che il servizio è stato erogato. Poi bisognerà parlare col dirigente. L’opposizione conosce meglio di me l’impianto politico della scelta”.

Guerra ha aggiunto, andando a toccare l’ultimo punto dell’ordine del giorno: “Vorremmo creare un organo di raccordo dove lo stesso argomento possa essere valutato anche da esponenti di altre consulte”. “Intendiamo procedere per macrotemi – ha precisato Galleni – e creare un tavolo comune, ora ci chiediamo come”.

“Nell’unico modo che voi non volete ammettere – ha suggerito Vannucci – quello della rappresentanza. Senza ammettere che vi sia un elemento di sintesi attraverso la rappresentanza è difficile mettere insieme degli organismi collegiali nell’unico modo possibile: quello di far parlare a loro nome i rappresentanti. C’è poi da controllare che le consulte non esondino dal loro alveo sconfinando nell’ambito ammnistrativo. L’idea di unirle con soggetti che le rappresentino mi sembra valida”.

“L’impostazione è questa,” ha risposto Galleni. La maggioranza ha assicurato che intende mantenere le consulte.