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Il professor Bianchi sventola la bandiera della Rsi sulla Brugiana assieme a lui il consigliere Lorenzoni

Questa mattina sono saliti sulla Brugiana con uno striscione contro la legge Fiano-Boldrini, una bandiera della Rsi e una bandiera tricolore.

Ancora il vessillo della Rsi sulle Apuane. Questa volta la vetta scalata dal professor Manfredo Bianchi con la bandiera è stata quella del monte Brugiana assieme a lui un gruppo di persone tra cui il consigliere comunale di Carrara Maurizio Lorenzoni. Il gruppo, come di vede nella foto pubblicata sul profilo Facebook di Bianchi, espone uno striscione:”Per l’unità nazionale, per la dignità dei vinti, contro la legge Fiano-Boldrini, contro i crimini di guerra e del dopo guerra”

Una provocazione? A distanza di due settimane dalla “marcia antifascista” sul Monte Sagro, sembrerebbe proprio di sì ma in attesa che il professor Bianchi renda nota la sua posizione con un comunicato stampa che arriverà nel pomeriggio è Lorenzoni a chiarire il motivo del gesto:”E’ un atto di solidarietà a Bianchi contro il linciaggio che ha subito. Ero con loro perché condivido quello che c’è scritto nello striscione. Confermo anche che sventolavo la bandiera nazionale. Intendo sottolineare che in un paese civile non può essere impedita la libertà di espressione quando non ci sono gli estremi di un reato. A mio modo di vedere sostenere posizione di destra e anche fasciste non può essere equiparato al reato di ricostituzione. Dobbiamo difendere l’importanza della libertà di espressione”.

Lorenzoni è pronto a scrivere una lettera ai vertici del paese chiarendo cosa è successo a Carrara e le sue posizioni sulla libertà di pensiero:”Invierò una riflessione alla Boldrini, a Fiano e al presidente della Regione Rossi e al presidente del Senato. Cercherò di sintetizzare sia l’accaduto sia le riflessioni che valgono per tutto il paese”