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Consiglio dei cittadini di Marina di Carrara: ecco le (tante) cose fatte

Piccolo bilancio in nero: organismo attivo su molti fronti, dagli edifici scolastici al campo profughi

Alla luce delle recenti polemiche seguite alla decisione, da parte dell’attuale amministrazione, di sopprimere i consigli dei cittadini, abbiamo deciso di stilare un bilancio dell’attività svolta da ciascuno di essi. Il consiglio di Marina di Carrara ha dimostrato subito piena ed aperta collaborazione, e dato conto dei numerosi interventi, segnalazioni, battaglie, portati avanti nel corso degli anni. Una lista notevole, che qui potete leggere suddivisa per sezioni.

Scuole

“Siamo partiti dalle scuola, un punto focale della città,” ha dichiarato la presidentessa del consiglio di Marina Lara Benfatto. La legge sulla vulnerabilità sismica del 2003 imponeva ai comuni di effettuare le verifiche sugli edifici scolastici, ma Luca Amadei, allora capo ingegnere del Comune, affermò che un intervento da 30.000 euro avrebbe richiesto sette anni. La legge del ’92 sull’adeguamento antincendio già stabiliva come le scuole avrebbero dovuto essere attrezzate, ma a quelle di Marina non arrivava nemmeno l’acqua.

“Noi abbiamo aperto le carte in Comune – ha spiegato la consigliera – e abbiamo stilato un report a 360 gradi su tutte le scuole della zona, che aggiornavamo man mano insieme ai tecnici del comune. Svolgevamo il nostro lavoro in contatto coi rappresentanti dei genitori, in modo innovativo; prima le comunicazioni passavano unicamente per i dirigenti scolastici”.

Viabilità

Nel 2016, a seguito della segnalazione dei consiglieri di Marina relativamente al marciapiede di via Felice Cavallotti, l’assessore Dante Benedini liquidò la faccenda come un fatto privato. Alla fine il Comune partecipò solo per il 50% per cento alle spese. Nello stesso anno il consiglio denunciò la situazione di degrado in cui versava via Bassa. “Il nostro intervento ha consentito la sistemazione dell’area Città Giardino,” ha affermato Benfatto.

Illuminazione

Ad agosto del 2016, il consigliere Paolo Vatteroni scrisse al sindaco Angelo Zubbani per denunciare le condizioni dell’illuminazione pubblica di Marina. L’elenco prevedeva: via Maestri del Marmo, con i lampioni nella sede stradale immersi tra le fronde dei pini; via Garibaldi, col suo impianto vetusto; viale Fabbricotti, con pali in cemento armato molto danneggiati; il parcheggio-giardino di viale Vespucci, praticamente privo d’illuminazione; via Battilana, quasi completamente al buio. Inoltre, nessuna strada di Marina risultava illuminata con tecnologia led, ma solo (parzialmente) due pinete, probabilmente sprovviste di sistemi di controllo a distanza. Lo scorso aprile, a seguito della battaglia promossa dai consiglieri Vatteroni e Flavio Franciosi, la linea d’illuminazione pubblica di Via Maestri del Marmo è stata spostata al sicuro oltre il marciapiede.

Parco Puccinelli

È stato sempre il consiglio di Marina a segnalare all’assessore Benedini la situazione del parco Puccinelli. “Abbiamo segnalato diverse situazioni di pericolosità – ha spiegato Benfatto – i lavori hanno tardato, sono iniziati in estate e finiti circa un mese fa. Facendo un sopralluogo, di recente ci siamo accorti che molti interventi previsti dal progetto non sono stati effettuati, come la sistemazione e la copertura di alcune vasche. Ci premeva che iniziassero anche il secondo lotto, con la sistemazione giochi e tappeti. Questo lo chiederemo alla nuova amministrazione”.

Reticolo idrico

Non era chiaro a chi spettasse la manutenzione del reticolo idrico. Nel 2012 la Regione Toscana ha insediato delle commissioni tecniche temporali mirate per studiare i problemi e indirizzare i Comuni; il Comune di Carrara, in quell’occasione, aveva tralasciato di conteggiare i fossi. Secondo la legge, la competenza della pulizia dei fossi tombati appartiene all’amministrazione, ma l’ufficio tecnico ne attribuiva la responsabilità al consorzio di bonifica. In merito alla situazione dei lavori del Carrione il consiglio dei cittadini di Marina ha organizzato un incontro con l’ingegnere responsabile del progetto, Gennarino Costabile.

Bagni pubblici e varchi di soccorso

Per capire dove scaricassero i bagni pubblici sulle spiagge il consiglio ha chiesto l’intervento di Gaia, che ha confermato il loro collegamento alla rete, ma anche l’assenza di filtri. “La questione è rimasta in sospeso,” ha commentato la consigliera. Sulla costa mancano poi i varchi di soccorso, vi è solo uno pseudovarco non adatto ai mezzi: “Il piano dell’Arenile prevede dei varchi che non ci sono”.

Ex-bowling

L’ex-bowling che ha preso fuoco la notte del 16 luglio 2016 aveva il tetto in amianto. Il 24 luglio, i consiglieri si sono recati presso l’ufficio ambiente, che ha chiesto all’Asl d’intervenire per la verifica. L’Asl ha bloccato tutto per tre anni. “Per legge, il Comune ha tempo per tre anni per metterlo in sicurezza,” ha dichiarato Benfatto.

Campo profughi

Lo scorso 24 agosto, la presidentessa Benfatto e i consiglieri Franciosi e Vatteroni hanno accompagnato gli assessori Anna Galleni e Maurizio Bruschi, nonché alcuni consiglieri, in un sopralluogo al campo profughi. Si trattava della terza visita da parte del consiglio di Marina, che aveva sollecitato sia la vecchia che la nuova amministrazione a trovare una soluzione. I problemi rilevati sono sia strutturali che igienico sanitari, e ormai trentennali. “Qui una mediazione era necessaria – ha osservato la consigliera – si sono rivolte a noi persone semianalfabete che hanno chiesto a noi di compilare la richiesta di alloggio”.

Barriere architettoniche

“Collaborando con l’ex consulta disabilità abbiamo individuato dei punti critici dove le barriere architettoniche andrebbero abbattute – ha spiegato la consigliera – la migliore soluzione sarebbe trovare un percorso accessibile, non solo per disabili, ma per mamme con passeggino e persone parzialmente ambulanti. Abbiamo partecipato alla commissione e siamo intervenuti sulla lista degli oneri destinati alle barriere architettoniche”.

Gli altri temi affrontati dall’organismo di partecipazione sono stati la sistemazione e la pulizia dei parchi e il decoro di piazza Menconi: “Abbiamo chiesto che venisse sistemata – ha asserito Benfatto – che le fosse restituita un minimo di dignità”.

“Con la nuova amministrazione si sarebbe potuto migliorare questo strumento modificandone il regolamento; non facendolo, si è persa un’occasione. Se questi consigli sono nati male, si rischia di farli chiudere peggio,” ha concluso la consigliera.