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"Quella spiaggia comunale è stata assegnata senza gara"

Il consigliere comunale Stefano Benedetti ha inviato un'interpellanza al sindaco Volpi. "A pagarne le conseguenze sono come al solito le fasce più deboli"

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“Quella spiaggia comunale è stata assegnata senza gara, vorrei conoscere dal sindaco le motivazioni di questa operazione”. È la denuncia arrivata dal consigliere comunale di Massa Città Nuova, Stefano Benedetti, relativamente alla situazione di uno stabilimento balneare che, secondo il consigliere di opposizione, avrebbe sottratto un pezzo di spiaggia alla pubblica fruizione.

“Sono in attesa — ha scritto Benedetti — di ricevere una risposta dettagliata su tutta l’operazione, con la quale l’amministrazione comunale ha concesso un pezzo di spiaggia comunale a un ristoratore locale attraverso la trattativa privata e diretta, omettendo di fare la gara pubblica. Questo è il motivo che mi ha spinto a presentare l’interpellanza, perché assolutamente contrario ai princìpi espressi dal sindaco nelle proprie linee programmatiche alla voce trasparenza. Infatti, quello della trasparenza e del rispetto delle regole è stato uno dei principali cavalli di battaglia dell’attuale giunta, che, al contrario, non ha mai saputo dimostrare attraverso gli atti amministrativi. La cosa più inaccettabile è l’aver sottratto ai cittadini un bel pezzo di spiaggia pubblica, permettendo a un privato di trasformarla in stabilimento balneare a pagamento e preciso che questo è l’unico tratto di spiaggia comunale nella centralissima Marina di Massa, peraltro adiacente al pontile. A pagarne le conseguenze sono come al solito le fasce più deboli che non avendo la possibilità di affittare uno spazio nei bagni gestiti dai privati si recano nelle spiagge libere gratuite e nel nostro caso essendo state ridotte le dimensione della parte libera, durante l’estate ci sarà più calca e all’interno ci starà sicuramente meno gente. Anche la vecchia normativa utilizzata dal Comune dal mio punto di vista, è stata interpretata male dall’amministrazione comunale, perché stabilisce che operazioni del genere possono essere fatte solo dai frontisti, intesi come chioschi e baracchini che vendono bibite o gelati e non ristoranti con strutture fisse e permanenti che lavorano fuori dal contesto della spiaggia. Questa interpretazione è stata applicata per la Partaccia dove diversi chioschi gestiscono piccoli appezzamenti di spiagge”.

Quindi, Bendetti ha chiesto al sindaco di “conoscere il motivo per il quale non è stata fatta una gara pubblica per la gestione di tutto il tratto di spiaggia libera comunale e gratuita; chiedere se i manufatti realizzati, fontane, docce, cabine, cordoli ecc… sono stati regolarmente autorizzati; non crede che sia necessario ritornare in possesso di tutta la spiaggia rendendola libera e gratuita ai fruitori”.

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