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Sfumano i fondi Pnrr per il biodigestore al Cermec: delusione e polemiche

Fit-Cisl: «Una beffa. Abbiamo inviato una richiesta di incontro al governatore Giani e all’assessore all’ambiente Monia Monni». Il consigliere Ferri: «Il Comune di Carrara prenda in mano la situazione»

MASSA-CARRARA – «Bene quanto affermato dalla sottosegretaria del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, sul fatto che da Roma faranno di tutto per trovare ulteriori risorse per riuscire a finanziare il biodigestore di Cermec. Tuttavia non si può rimanere con le mani in mano ad aspettare la manna dal cielo che potrebbe non arrivare mai». Inizia così l’intervento di Luca Mannini, segretario della Fit-Cisl di Massa-Carrara, sul caso dei finanziamenti Pnrr sfumati per la realizzazione dell’impianto digestore al Cermec.

«È necessario infatti che la Regione Toscana, Ato e soprattutto Reti Ambiente si assumano, nell’immediato, la responsabilità di tornare al progetto iniziale del biodigestore che ne prevedeva, ancor prima che i fondi Pnrr nascessero, il finanziamento e la messa in opera da parte della società di area vasta e conseguentemente da parte dei cento comuni soci delle province di Livorno, Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Il Pnrr così come era piovuto dal cielo così è volato via ma ciò non deve diventare il pretesto per non realizzare l’impianto biodigestore di Cermec, rafforzando, in un settore strategico come quello ambientale, altri territori a danno della nostra Provincia».

«Proprio qualche giorno fa come Fit-Cisl si uscì sulla stampa locale per denunciare il fatto che a livello di Area Vasta non abbiamo nessuna sede di governance sul nostro territorio e chiedendo la costituzione di un tavolo permanente tra tutti i Comuni della nostra provincia per fare sinergia, in quanto il settore dell’igiene-ambiente potrebbe essere l’ultima possibilità di contare qualcosa in un contesto di Area Vasta. Area Vasta che la Regione Toscana ha voluto. Con la legge regionale 69/2011 ha infatti istituito, per l’ambito territoriale ottimale Toscana Costa costituito dai Comuni compresi nelle province di Livorno, Lucca, Massa-Carrara e Pisa, l’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani, ente rappresentativo di tutti i comuni appartenenti all’ambito territoriale ottimale di riferimento. Bene adesso la Regione ha l’obbligo di salvaguardare anche la nostra Provincia. Al Cermec ci sono più di 40 lavoratori che attendono chiarezza e certezze per il proprio futuro. Come sindacati siamo stati veggenti e martedì scorso abbiamo inviato una richiesta di incontro al governatore Giani e all’assessore all’ambiente Monia Monni».

«Adesso, a maggior ragione, attendiamo con ansia la convocazione. Sulla perdita dei fondi Pnrr naturalmente c’è delusione ma crediamo sia importante capirne le motivazioni che a nostro avviso sono solo politiche. Non è certo un segreto che siamo considerati il “brutto anatroccolo” tra tutte le province toscane e questo non può che avere risvolti negativi anche sulla nostra considerazione a livello nazionale. Aggiungiamo che la beffa della perdita dei finanziamenti Pnrr è ancora più amara considerando che la vicina Liguria, anche se facente parte dell’Area Geografica Nord, ha ottenuto il finanziamento Pnrr di ben due impianti Biodigestore, uno a Colli a Taggia nell’imperiese (6,7 milioni di euro) e uno a Saliceti nello spezzino (40 milioni di euro)».

Ferri: «Carrara chieda spiegazioni»

«Il Comune di Carrara è il socio maggioritario nel Cermec e ha il dovere di prendere in mano la situazione e di chiedere spiegazioni. Non possiamo sulla strategia del futuro del Cermec subire le decisioni di Ciacci e non condividerne la linea. Chiedo anche ad Arpat più controlli e che si rafforzi la vigilanza su un’azienda che ha un impatto significativo per l’ambiente e la salute dei cittadini. La notizia del non finanziamento del biodigestore, quando lo stesso amministratore aveva presentato con grande entusiasmo e fiducia il progetto sulla stampa, lascia perplessi e impone di capirne le motivazioni e cosa stia succedendo intorno al Cermec». Lo afferma in una nota il consigliere comunale di opposizione Cosimo Ferri.

«Il Comune di Carrara – aggiunge Ferri – non può stare fermo, e vogliamo capire meglio i rapporti tra Reti Ambiente , Cermec e Nausicaa. La politica della Sindaca anche in tema di ambiente è fatta di annunci e non di atti concreti. Chiediamo riscontro nell’azione amministrativa. Infine per quanto riguarda il progetto del biodigestore ci auguriamo, visto che comunque è rimasto in graduatoria, che venga ripescato o finanziato in altro modo. Non va abbandonato ma va seguito meglio e il Comune di Carrara deve indicare una linea. Per questo chiedo che Ciacci e Fortini siano convocati in commissione congiunta Ambiente e Partecipate perché come minoranza ho diverse domande da rivolgere nell’interesse dei cittadini e del futuro di Cermec».