LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Caro carburante, oggi si fermano almeno 70mila camion. E i benzinai spengono le luci

Trasportounito: «Nessuno sciopero, ma le imprese decideranno liberamente di spegnere i motori». I gestori delle stazioni di rifornimento: «Il nostro guadagno resta sempre 3 centesimi al litro. Il governo tagli le accise». E Fita Cna va dal prefetto Ventrice

MASSA-CARRARA – Secondo una prima stima stilata sulla base dell’esito delle assemblee che si stanno svolgendo in varie regioni, oggi non accenderanno il motore circa 70mila mezzi pesanti (fra bilici e autotreni), in seguito alla decisione delle imprese di autotrasporto di non caricarsi di ulteriori oneri finanziari per l’impossibilità a far fronte da sole agli aumenti record nel costo del carburante. Solo grazie all’intervento in extremis di molte società della committenza, che hanno riconosciuto all’autotrasporto una parte degli extra costi in tariffa, il numero dei mezzi che non partiranno, non sarà di quattro volte maggiore.

“Ciò accade indipendentemente da qualsiasi sostegno e coordinamento – ha affermato Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – fornito dalla nostra Associazione a livello nazionale”. “Trasportounito, quindi, per evitare ulteriori contenziosi con la Commissione scioperi, nel ribadire che non è mai stato proclamato un “fermo nazionale”, non può far altro oggi che confermare come ciascuna impresa sia libera di decidere se continuare o meno a sottostare ad obblighi contrattuali gravosi ovvero a subire ricatti operativi e finanziari”.

La protesta dei benzinai

E la protesta riguarda anche i gestori delle stazioni di rifornimento. Dopo la lettera inviata ai parlamentari del territorio di Massa-Carrara, i benzinai aderenti a Faib Confesercenti Toscana Nord mettono in campo un’altra protesta contro il caro-carburante: gli impianti carburanti con self-service rimarranno al buio durante le ore notturne a partire da oggi, lunedì 14 marzo.

“Lo avevamo annunciato nei giorni scorsi in occasione della lettera che avevamo inviato ai nostri parlamentari – dichiara Alessandro Vietina, presidente Faib Confesercenti Toscana Nord – e ora siamo costretti a spegnere le luci sui nostri impianti. Benzina e gasolio aumentano, ma il ricavo dei benzinai rimane fisso. Ci scusiamo fin da ora con i nostri clienti per il disagio, ma siamo l’unico settore dove i prezzi di vendita aumentano, ma il guadagno crolla. Per noi infatti il margine è di circa 3 centesimi e mezzo al litro: qualunque sia il costo dei carburanti, non guadagniamo un centesimo in più. In compenso, i litri erogati diminuiscono proprio a causa dell’incremento dei prezzi e i costi di gestione aumentano: il rincaro medio delle bollette elettriche per i nostri impianti è del 135%; in un anno sarebbero 10mila euro in più per ciascun un impianto. Così si mette a rischio la sopravvivenza stessa di molte imprese. Siamo coscienti che la nostra decisione potrà comportare qualche disagio per i consumatori, ma siano anche convinti di avere la loro solidarietà, perché noi e loro siamo ugualmente vittime di questa situazione”.

Vietina chiede ancora una volta che il governo, dopo le rassicurazioni di intervento fatte dal premier Mario Draghi, passi ai fatti. “È proprio in tema di accise che lanciamo una proposta, magari non risolutiva ma certamente in grado di alleggerire i contraccolpi della crisi: il governo intervenga immediatamente dando applicazione a quanto previsto dalla legge 244/07, in tema di ‘accisa mobile (o anticiclica)’ che consente, da una parte, di sterilizzare gli aumenti della tassazione sui carburanti e, dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici. Come si vede, gli strumenti ci sono: è necessario che vi sia anche la volontà politica”. La conclusione del presidente Faib Toscana Nord è sui freddi ma eloquenti numeri.  “Questo l’andamento negli ultimi due mesi e nell’ultima settimana: benzina verde (in modalità “servito”) 6 gennaio 2022 1,724 euro al litro, 9 marzo 2,419 euro al litro con un aumento del 40,3%. Gasolio (in modalità “servito”) 6 gennaio 2022 1,619 euro al litro, 9 marzo 2,449 euro al litro con un aumento del 51,2%. Ma negli ultimi giorni il gasolio corre molto di più visto che dal 1° marzo a oggi la benzina ha subito un aumento di 39,5 centesimi (dei 69,5 totali) e il gasolio di 53 centesimi (degli 83 totali)”.

E Fita Cna va dal prefetto di Massa-Carrara. È programmato per oggi l’incontro tra la principale sigla dell’autotrasporto e il prefetto Claudio Ventrice. Sul tavolo non solo l’incontrollato aumento del costo gasolio e degli altri costi di gestione delle imprese tra i quali additivi, pneumatici, ma anche la questione della viabilità locale e in modo particolare le critiche condizioni della strada dei marmi, arteria di collegamento tra i bacini estrattivi ed il piano che necessita di urgenti interventi di manutenzione per consentire che il transito dei veicoli e dei conducenti avvenga in sicurezza.