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«Rilancio porto di Carrara volano per lo sviluppo del territorio. Le istituzioni lo sostengano»

Lo afferma Umberto Giorgi, presidente di Confcooperative Toscana Nord: «Si coinvolgano le imprese»

MARINA DI CARRARA – La riqualificazione del porto di Marina di Carrara e lo sviluppo delle sue attività può essere il vero volano per il rilancio del territorio apuano e per la ripresa del mercato del lavoro afflitto dalla crisi scaturita dal Covid. Per centrare l’obiettivo però è necessario che le istituzioni diano risposte in tempi celeri sull’approvazione del Piano Regolatore Portuale e per risolvere gli storici problemi dell’infrastruttura. E’ l’appello lanciato da Confcooperative Toscana Nord per bocca di Umberto Giorgi, coordinatore del territorio di Massa-Carrara e vicepresidente di Confcooperative Toscana Nord.

“Sono ancora numerose e complesse le problematiche legate al porto – spiega Giorgi – penso all’erosione, con il conseguente dragaggio, alla disputa tra la vocazione di porto commerciale e quella di scalo crocieristico, i vari studi idrogeologici spesso contraddittori tra loro, la difficile convivenza con le attività operanti all’interno delle diverse aree portuali, la Pontremolese e tutte le problematiche sorte per la nostra comunità. Nonostante questo il porto è cruciale per il nostro territorio e non si può cancellare con un colpo di spugna come invece è avvenuto con la incauta e affettata deindustrializzazione della nostra zona industriale che ha lasciato in eredità solo i problemi delle bonifiche e del riuso delle aree industriali”.

Per il coordinatore del territorio di Massa-Carrara, in conclusione, “il porto di Marina di Carrara oltre a essere un primario nodo di trasporto, può essere anche un volano di sviluppo e di lavoro per il territorio in grado di generare reale valore aggiunto in termini di reddito, di posti di lavoro e di competitività. Tutto ciò, però, è possibile solo con il coinvolgimento delle imprese locali e con il convinto sostegno delle istituzioni che devono decidere da che parte stare”.