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L’economia apuana messa a dura prova dal virus: -32% sull’export, persi 130 milioni nel lapideo

I dati del Rapporto Economia dell'Isr della Camera di Commercio. L’industria manifatturiera registra il secondo dato più negativo degli ultimi vent’anni. Il numero di imprese registrate cala leggermente. Aumenta la disoccupazione, soprattutto quella femminile

MASSA-CARRARA – L’economia apuana scossa dagli effetti dell’emergenza sanitaria: l’export crolla del 32%, il lapideo registra un -152 milioni di fatturato rispetto al 2019, e nel manifatturiero la produzione cala dell’11%. Dati simili non si registravano dal 2009. A metterli nero su bianco è il Rapporto Economia 2021 della Camera di Commercio di Massa-Carrara, presentato ieri sera a Palazzo Binelli.

Nell’anno della pandemia il numero di imprese registrate in provincia è leggermente calato rispetto al 2019 (18.551 contro le 18.610 dell’anno precedente). Quasi invariato il tasso di sviluppo imprenditoriale, che ha subito una lieve diminuzione pari allo 0,01%. Partendo da questi numeri, lo studio evidenzia che: «le difficoltà derivanti dalla crisi pandemica non sono ancora ricadute sulla cancellazione delle imprese dal registro camerale. Probabilmente l’ attesa di aspettare tempi migliori per ripartire ha prevalso sulla chiusura immediata dell’ attività». Un dato allarmante riguarda le imprese femminili, il cui numero ha raggiunto il valore più basso degli ultimi vent’anni: a fine 2020 se ne contano 4.432 contro le 4.447 del 2019. E prosegue il calo anche delle imprese giovanili, con 113 unità in meno nell’ultimo anno.

Industria manifatturiera
L’industria manifatturiera registra il secondo dato più negativo degli ultimi vent’anni. Dal 2019 al 2020 il calo della produzione è stato dell’11%: soltanto nel 2009 era stato maggiore. Il fatturato complessivo è sceso del 10,5%, gli ordini dell’8,8% e l’occupazione del 7,1%. A pagarla più di tutti sono state le piccole imprese (-12,8%), e quelle medio-grandi (-10,3%). Le micro attività hanno retto meglio l’urto: qui la produzione è calata “soltanto” del 6,4%. Riguardo al futuro, si legge nel rapporto, «il 35% delle imprese industriali si attende per il 2021 una ripresa dei propri fatturati, mentre solo l’ 8% si aspetta ulteriori perdite». Un 40% delle imprese, infine, ha dichiarato di non aver subito particolari effetti negativi dal covid.

Export
Secondo i dati Istat provvisori, le esportazioni hanno subito un calo del 32%: in valori assoluti si tratta di 670 milioni di euro di contrazione delle vendite all’estero. Discorso opposto per le importazioni: queste a Massa-Carrara sono cresciute dell’8% (in valore assoluto 38 milioni di euro), con gli acquisti dall’estero che hanno raggiunto un valore pari a 520 milioni di euro.

Lapideo
Nel distretto apuo-versiliese le vendite hanno subito un calo di circa 152 milioni di euro. “Massa-Carrara – si evidenzia nello studio – ha perso 130 milioni. Lucca 21 e La Spezia 3 milioni. Il marmo in blocchi e lastre ha perso circa 80 milioni di euro di cui 75 a Massa-Carrara. Il marmo e granito lavorato è calato in valore di 73 milioni di euro, di cui 56 a Massa-Carrara”.

Artigianato
Sono 67 in meno le imprese artigiane registrate a fine 2020 rispetto all’anno precedente, per un calo dell’1,29%. Un dato, questo, peggiore rispetto alla media toscana (-0,55%) e quella nazionale (-0.19%). A fine 2020. 6.367 il numero di imprenditori artigiani attivi, 10.811 gli addetti del comparto artigiano locale: -248 rispetto all’anno precedente.

Disoccupazione in lieve aumento: gli effetti della crisi si sentono, seppur attenuati dalle misure di sostegno
I dati Istat hanno mostrato un lieve aumento della disoccupazione, in particolare nella componente femminile arrivata all’ 11,1%, mentre dal lato dell’occupazione permane una certa stabilità, tasso al 65,7%. L’indicatore Istat a livello provinciale non rileva dunque variazioni importanti, ma alcune considerazioni possono essere fatte a partire da altre fonti. L’indagine Excelsior, ad esempio, ha evidenziato che il numero complessivo di entrate programmato dalle imprese apuane nel 2020 si è ridotto del 21,5% rispetto al 2019, in valore assoluto 2.320 unità lavorative in meno. Secondo i Dati Inps, inoltre, la cassa integrazione guadagni ha registrato ben 6,4 milioni di ore di cassa autorizzate a livello locale nel 2020, che corrispondono, secondo il full-time-equivalent, a circa 1.760 unità lavorative.