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Il trattore-robot per la viticoltura eroica apuana, spettacolari test dimostrativi tra le vigne foto

L’iniziativa è stata promossa dal Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani su coordinamento del vice presidente, Lorenzo Gianni

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MASSA-CARRARA – La tecnologia in aiuto della viticoltura eroica. Caratterizzata da grandi pendenze e filari stretti, a volte strettissimi che fino ad oggi non hanno consentito l’impiego di macchine e mezzi meccanici per le diverse fasi colturali, per la viticoltura eroica del Candia dei Colli Apuani Doc la svolta potrebbe essere in un trattore-robot (il Vitrac). Agile e maneggevole in ogni situazione, il trattore-robot Vitrac potrebbe facilitare i viticoltori in molte di quelle operazioni come la fresa dei terreni che oggi avviene a con piccoli motozappa se non a mano, lo sfalcio di pareti e poggi ed in altre mansioni fino alla possibilità di mappature in tempo reale.

Già impiegato in molte realtà vitivinicole italiane dove vigna fa rima con pendenza, il trattore-robot è stato messo all’opera negli scorsi giorni sui ripidi pendii del Candia. L’iniziativa è stata promossa dal Consorzio di Tutela del Candia dei Colli Apuani su coordinamento del vice presidente, Lorenzo Gianni. Presenti alla dimostrazione viticoltori e giornalisti. “Anche la nostra viticoltura è chiamata a fare un altro passo in avanti in chiave tecnologica. – commenta Fabrizio Bondielli, presidente del Consorzio di Tutela – Oggi lavoriamo queste terre a mani nude e con pochi attrezzi con grandi fatiche e soprattutto anche con rischi. La viticoltura eroica è la più impegnativa al mondo. Il nostro vino è unico proprio perché nasce in condizioni estreme laddove l’uomo è ancora indispensabile e non è sostituibile dalle macchina, ma dove l’innovazione può sicuramente portare dei vantaggi in termini di sicurezza, programmazione e riduzione dei tempi. Anche per una piccola realtà come la nostra, dove più dei numeri conta la qualità, dobbiamo iniziare a guardare con curiosità tutto ciò che l’innovazione ci mette a disposizione senza però perdere la nostra identità e mantenendo ben saldo quello che è il valore aggiunto della nostra viticoltura”.

Facile da “guidare” anche negli strettissimi filari che si affacciano sul mare, il trattore-robot ha dimostrato una grande capacità di adattamento al Candia: “è stata un’esperienza molto interessante contando che il giorno prima, questa tecnologia, è stata presentata alle aziende vitivinicole dell’Etna. – spiega il vice presidente, Gianni – Osserviamo con interesse ciò che sta accadendo intorno a noi, anche in chiave tecnologica, senza però perdere di vista la nostra identità. Sulle nostre colline l’uomo è imprescindibile”.

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