#IoApro, Confesercenti non condivide: «Rabbia giustificata ma protesta inopportuna» foto
L'assessore regionale Marras sulla protesta dei ristoratori: «Andare contro la legge non è la strada giusta»
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MASSA-CARRARA – «#ioapro? No, #iorispetto». Questo è il messaggio che il sindacato dei pubblici esercizi Fiepet di Confesercenti Toscana Nord lancia alla nel giorno della protesta di alcuni ristoratori che hanno annunciato la volontà di rimanere aperto a dispetto dei divieti. «Non si discute dei problemi e delle criticità che sta vivendo la nostra categoria in questo difficile momento storico – spiega il presidente Massa-Carrara Francesco Bennati – ma sicuramente gli urlatori che senza se e senza ma si lanciano in una disobbedienza civile lesiva per la sanità pubblica non possono trovare nel nostro modo di vedere le cose un riferimento sensato».
«Siamo da sempre al fianco dei ristoratori, dei baristi, ma non a caso il perché ci siamo alzati una mattina a abbiamo deciso di protestare. Ci siamo da anni e non solo adesso in emergenza covid. Lo facciamo con uno sguardo sempre presente alla professionalità alla competenza e soprattutto con una visone apolitica, senza comprendendo le difficolta amministrative ma al contempo senza fare sconto a governi locali e nazionali senza guardare e colore o composizione».
Ancora Bennati: «Non rispettare le regole è anche lesivo nei confronti di chi le regole le rispetta e giorno per giorno va avanti cercando di trovare un punto di incontro fattibile. Chiedere di aprire in queste situazioni pandemiche è completamente fuori luogo e non solo rischi di aumentare i contagi ma al contempo denigra tutta la categoria bollandola come menefreghista e irrispettosa per la salute pubblica». La conclusione del presidente Fiepet Massa Carrara. «Dobbiamo chiedere a gran voce ristori, rimborsi e un piano di detassazione dei contributi fissi comunali. Riaprire nelle attuali condizioni non è possibile. La rabbia della categoria anche se, come in questo caso espressa in maniera inopportuna, è giustificata».
E sulla stessa linea, interviene l’assessore al commercio della Toscana Leonardo Marras che ritiene che violare la legge ed aprire i ristoranti la sera non sia la strada giusta da percorrere. «Ho letto della campagna per l’apertura serale dei locali – commenta -, ho approfondito le argomentazioni dei proponenti e i loro propositi, ma non posso appoggiarla: la rabbia e la disperazione di chi opera nel settore della ristorazione sono ben comprensibili, ma non sono tollerabili comportamenti che violano le regole. Non è andando contro la legge che si ottengono risultati».
«Si tratta – aggiunge – dell’iniziativa di alcuni gruppi spontanei che qualcuno ha ritenuto di cavalcare in perfetto stile di strumentale populismo, io non lo farò. Io sto con gli imprenditori che rispettano le regole e continuano – conclude – a far sentire la propria voce civilmente per raggiungere l’obiettivo che tutti condividiamo: tornare a far vivere le attività normalmente e poter sostenere chi ha subito perdite nel modo migliore».