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«Siamo sconcertati, dopo 2 settimane il commissario non è ancora stato nominato» foto

Gli operatori economici di Albiano Magra intervengono dopo il crollo del ponte: «Chiediamo al ministero delle infrastrutture di fare un sopralluogo per rendersi conto della gravità della situazione»

«Il crollo del ponte di Albiano Magra non crea soltanto una frattura alla viabilità tra la SS 62 della Cisa con la SS 330. Ma crea una vera e propria rottura che riguarda un’intera comunità: Albiano da una sponda, Caprigliola Bettola e Stadano dall’altra che condividono da sempre le scuole materne e primarie con oltre 200 scolari, studi medici, la farmacia, centro di prelievi, il primo soccorso a cura della Croce rossa». Inizia così la nota inviata da Comitato Artigiani Imprese Commercianti di Albiano Magra.

«Le frazioni – spiegano – condividono anche le attività commerciali e le imprese, con molti utenti da paesi oltre la sponda. Proprio queste, unite in un comitato lanciano un grido d’allarme per la comunità intera e per sé stesse, già penalizzate dal covid 19, con il ponte vedono precipitate nel greto del fiume le loro aspettative per una ripresa. Siamo sconcertati, a due settimane dal disastro non è ancora stato nominato dal Ministero delle infrastrutture un commissario, una persona fisica con cui interfacciarsi e valutare insieme progetti concreti per la viabilità. Oltre ad una numerosa presenza di attività commerciali e artigianali, nella nostra località operano aziende che necessitano di una viabilità di tutto rispetto con oltre 500 dipendenti, un vero e proprio polo produttivo nella Lunigiana. Ma sembra passare tutto in secondo piano. Numerosi articoli di giornali ci identificano come fossimo “un problema per la regione Liguria”, come se il versante ligure fosse in ginocchio a causa nostra. Vorremmo che prendessero voce tutti gli abitanti liguri che a causa dell’insufficiente viabilità della propria provincia si sono sottoposti ad interminabili code per attraversare quel ponte che spinto da sentimenti umani, ha preferito resistere fino ad un momento di scarso traffico. E noi? Abbiamo chiesto per anni, alla vicina provincia di sollevarci da un’angoscioso traffico, abbiamo proposto invano come cittadini e come amministrazione di utilizzare l’accesso già esistente all’autostrada in località Lago scuro per il traffico pesante che creava enormi problemi di viabilità e sicurezza con un incremento degli incidenti stradali e inoltre faceva ondeggiare in modo angoscioso il ponte. Siamo stati a lungo penalizzati come cittadini e come attività e non vorremmo leggere che venga chiesto alla Ministra di incontrare le autorità liguri perché il crollo del ponte non è soltanto una questione “di paese” ma anche della Liguria. Noi chiediamo al Ministero delle infrastrutture di fare un sopralluogo per rendersi conto sul campo di quanto hanno gravato su di noi e graveranno ancora le problematiche della viabilità sulle nostre attività che devono la loro nascita ed la loro esistenza anche dall’essere una via di collegamento tra la regione Toscana e la Liguria. Storicamente passava da qui “l’antica via dei monti liguri” che attraverso un ponte romano, ne sono ancora visibili i resti, portava le merci all’antica Luni. Anche in virtù di questo la nostra terra ha bisogno di provvedimenti veloci e risolutivi, di eventuali passaggi temporanei di progetti che la popolazione senta concreti. Da un incontro in videoconferenza con L’Amministrazione Comunale siamo venuti a conoscenza di un’ interessante progetto attuabile velocemente: una rampa d’accesso con l’intersezione nel tratto autostradale A15, a doppie corsie di scorrimento che ci potrebbe trasportare dall’altra sponda del fiume direttamente nel Comune di S Stefano di Magra a cui chiederemo, nella speranza che sia attuabile, di accoglierci cortesemente a braccia aperte. Ogni Regione, Provincia e Comune devono avere le risorse e devono ricevere gli strumenti per porre rimedio alle proprie carenze, però ora che non possiamo essere più sfruttati non vogliamo neppure essere ulteriormente danneggiati da soluzioni politiche e strumentali. Un urlo forte e chiaro è scaturito dalla videoconferenza delle attività commerciali e le piccole imprese: nomina immediata di un commissario con cui vagliare velocemente i progetti per togliere la frazione dall’isolamento e nel contempo l’avvio per la progettazione del nuovo ponte».