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Coronavirus, Confesercenti: «Servono misure a sostegno del turismo apuano»

L'associazione di categoria: «In provincia di Massa-Carrara il trimestre febbraio-aprile voleva dire un numero di presenze di 28.002 turisti solo provenienti da Lombardia, Veneto e Cina»

“Il Coronavirus, come prevedibile, è arrivato anche in Toscana. Il fenomeno ormai è praticamente nazionale. La tutela della salute, in questa fase di emergenza, deve avere priorità assoluta. Ma guai a sottovalutare le conseguenze devastanti che questa crisi sta avendo sull’economia locale, soprattutto quella del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi”. E’ Alessio Lucarotti, presidente Confesercenti Toscana Nord, a mettere di nuovo l’accento sulle conseguenze devastanti che l’emergenza Coronovirus sta avendo, anche in prospettiva medio-lungo periodo, sulle imprese commerciali soprattutto legate al turismo.

“Per questo è necessario che la politica – dice ancora – metta mano immediatamente ad una serie di provvedimenti concreti, a cominciare con il decretare lo stato di crisi dei settori più colpiti. Il decreto che sospende versamenti delle “zone rosse” di Veneto e Lombardia, ad esempio, non risponde alle esigenze delle nostre imprese, perché prevede il pagamento integrale entro 30 giorni dalla fine dell’infezione senza considerare il crollo dei fatturati. E’ comunque un primo passo e per questo chiediamo che sia esteso a tutte le imprese del turismo del paese, anche senza dipendenti. Siamo di fronte ad una emergenza che non ha paragoni – spiega il presidente Confesercenti Toscana Nord – e quindi richiede interventi sicuramente straordinari come ad esempio il differimento del pagamento dei contributi previdenziali e del pagamento delle imposte dirette e indirette per un periodo coincidente col perdurare della crisi e, comunque, non inferiore a dodici mesi come già avvenuto per gli eventi sismici, la riduzione dell’aliquota Irpef, fino ad una accesso agevolato al credito e la sospensione del pagamento delle rate dei mutui”.

Lucarotti entra nel merito dei numeri per quanto riguarda la provincia di Massa-Carrara per far capire la portata di questa emergenza soprattutto nel comparto del turismo. “In provincia di Massa Carrara, i dati sono relativi al 2018, il trimestre febbraio aprile voleva dire un numero di presenze di 28.002 turisti solo provenienti da Lombardia, Veneto e Cina, su un totale annuo di poco oltre il milione di persone; in pratica questi tre mercati in un anno coprono il 28,5% delle intere presenze, il 26,5% solo nel trimestre. E’ del tutto evidente – conclude Alessio Lucarotti – che i contraccolpi sono incredibili. Limitandoci a questo trimestre ancora di bassa stagione. Ma cosa succederà a partire dalla primavera? Gli imprenditori attendono risposte concrete”.