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Sanac, cassa integrazione scongiurata. Per il momento

Brevi e buone notizie dall'incontro tra sindacati, Rsu e direzione del gruppo avvenuto ieri nello stabilimento massese

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Si è tenuto oggi l’incontro tra la direzione Sanac, i sindacati e le Rsu. Mentre a Taranto si dilatano i tempi per trovare un accordo tra ArcelorMittal e Governo così da mantenere attivo l’altoforno 2, a Massa ci sono “brevi” ma buone notizie.

Brevi perché sono soluzioni per i prossimi due mesi: scongiurano il peggio, ma non guardano al lungo termine. Lo fanno sapere Nicola Del Vecchio della Cgil e Stefano Tenerini della Cisl. “A Taranto è stato riaperto l’ufficio commerciale che ha permesso di sbloccare i pagamenti dei fornitori, tra i quali rientra anche Sanac. Entro il 10 di dicembre dovremmo anche avere una risposta riguardo due convertitori che su Taranto chiedono 1700 tonnellate di materiale refrattario, il che per Sanac significherebbe altri due mesi di lavoro”.

Nel frattempo la direzione Sanac sta passando al setaccio eventuali mercati esteri che potrebbero incrociare l’offerta del gruppo. Poi c’è la questione della cassa integrazione che, per il momento, sembrerebbe scongiurata: infatti a dicembre soltanto per un paio di dipendenti sarà attivata. “Abbiamo chiesto come sindacati che la cassa integrazione sia equa e che arrivi ogni 15 del mese. Mercoledì avremo assemblea con i lavoratori, le notizie sono in parte positive anche se Sanac non può restare in amministrazione straordinaria per sempre. Il 20 dicembre scade la fideiussione per l’altoforno 2. Come sindacati faremo di tutto per mantenere alta l’attenzione su questo gruppo, qua non si devono abbassare i riflettori”.

C.P. – M.B.

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