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«Assenteisti, alcuni dipendenti pubblici vittime di clamorose sviste»

Il segretario della Cisl Toscana Nord, Andrea Figaia, torna a parlare del caso che un anno fa portò all'arresto di 26 dipendenti pubblici

«Domenica mattina alla Messa ho avuto un dono. La persona davanti a me era uno di quelli licenziati dal lavoro, dalla Regione Toscana, diversamente da quelli della Provincia, dopo avere subito la visita a casa, all alba, delle forze dell’ordine. Colpa? Andare a piedi dal proprio luogo di lavoro e di timbratura alla palazzina decentrata, per lavorare, nel suo ufficio lì ospitato». Lo afferma Andrea Figaia, segretario della Cisl Toscana Nord che torna a parlare del caso degli assenteisti scoppiato un anno fa e che portò all’arresto di 26 dipendenti pubblici di Provincia e Genio Civile e al conseguente licenziamento di alcuni di questi.

«La dirigenza, a Firenze, assente. Nessun ordine scritto. Forse un caffè. Mi ha detto – prosegue Figaia – che ha ripreso il lavoro. Lo conosco. So chi è. È un brav’uomo, anche coscienzioso sul lavoro nella vita. Mi sono commosso. Ci siamo abbracciati. Non faccio nomi, ci rimetto il mio, come quando dissi, nel bel mezzo della bufera, che nei calderoni spesso ci sta di ogni. Va visto sempre caso per caso persona per persona contesto per contesto. Il populismo un tanto al chilo pretende ciclicamente la sua preda».

«Tutti dentro, come Albertone. Qualcosa in quell’indagine c’era – aggiunge il sindacalista – ma il grosso no. Chi pubblico dipendente prende un caffè, in questo caso fuori sede, durante l’orario di lavoro, deve farlo con le regole del gioco. Sono scritte. La dirigenza deve controllare, organizzare. Sono pagati bene per questo. Nel caso di specie poi probabilmente esisteva secondo me anche una clamorosa svista. Per una volta tutto è bene quello che finisce bene. Però, chi è passato da una simile prova, povero a chi tocca. Ognuno di noi deve fare di più, impegnarsi, rispettare le regole, sì, ma anche avere la certezza di essere trattato con la proporzionalità che il singolo caso richiede».