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Sanac, sale la preoccupazione: 30 settembre data decisiva. Oggi sit-in

Le Rsu aziendali: «Auspichiamo la presenza di Arcelor Mittal nella prossima convocazione al Mise in maniera tale che rispetti gli impegni presi»

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Ore decisive per la Sanac di Massa e i sindacati intervengono annunciando per oggi, venerdì, un sit-in e una conferenza stampa alle 13.45. Intanto le Rsu dell’azienda intervengono manifestando la loro preoccupazione in vista del prossimo 30 settembre, data decisiva per l’acquisizione del gruppo Ilva da parte di Arcelor Mittal. Riportiamo di seguito il loro comunicato.

A seguito del comunicato del 3 settembre inerente la Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) e soprattutto in relazione alle motivazioni citate dai commissari dell’amministrazione straordinaria e avvallate dal direttore generale, la Rsu si ritiene molto preoccupata sul futuro degli stabilimenti e relativi dipendenti e tiene a precisare quanto segue.
Consci che il 62% della produzione è destinato ad Ami Taranto, la Rsu non è per nulla concorde sul fatto che la contrazione riguardi anche i clienti ‘terzi’. Infatti riteniamo che se la direzione tecnica incaricasse l’ufficio vendite di adottare una strategia più propositiva, in tempi brevi potremmo risolvere questo momento di stagnazione, considerando che in passato Sanac forniva grossi quantitativi di refrattari nei mercati del medio-oriente, africano, sudamericano e dell’est Europa.
Inoltre non concordiamo sui dati della tabella “sintesi di produzione lorda di Sanac Spa”, in quanto i dati relativi agli anni 2011-2012-2013-2014, fanno riferimento alla proprietà Riva, dove le disponibilità economiche e il direttivo erano ben diverse da quelle dell’amministrazione straordinaria.
Chiediamo inoltre conferme riguardo alla procedura di acquisizione del gruppo Sanac da parte di Arcelor Mittal, visto il buon esito della situazione dello stabilimento di Ami Taranto come dallo stesso Arcelor Mittal comunicato previo nota stampa del 4 settembre.
Auspichiamo la presenza di Arcelor Mittal nella prossima convocazione al Mise in maniera tale che rispetti gli impegni presi.

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