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Piano Cave, «Più scarto senza nuove concessioni. Grazie a Pd e Cinque Stelle»

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“In attesa di leggere il testo definitivo della legge e del piano cave approvati dal Consiglio Regionale possiamo dire che, a dispetto delle roboanti dichiarazioni della Giunta e di qualche consigliere del PD, alcune cose, estremamente negative, sono certe sin d’ora”. Sinistra Anticapitalista Carrara interviene in merito al piano cave approvato in Regione Toscana e punto per punto evidenzia alcune criticità: “Nei prossimi vent’anni si estrarrà, ogni anno, più marmo e si produrranno più scarti di oggi e più o meno per lo stesso periodo, nelle cave di Carrara e di Massa, saranno prorogate le attuali occupazioni del territorio e del giacimento senza rilasciare moderne concessioni. Dove dovrebbe esistere un unico cantiere – scrive in una nota il movimento – continueranno a sgomitare e litigare tre, quattro, cinque diverse ditte, creando situazioni di pericolo per i lavoratori, producendo più scarto del necessario e vanificando qualsiasi possibilità di pianificazione anche a breve/medio termine”.

“Potranno aprirsi nuove cave in aree attualmente dismesse e di rilevante interesse ambientale e paesaggistico, si scaverà non in funzione della capacità della filiera locale ( artistica, artigianale e industriale) di lavorare e valorizzare la materia prima, ma in funzione delle commesse che i grandi mercanti del marmo e del carbonato di calcio saranno in grado di procacciarsi sul mercato mondiale. Potenzialmente una domanda superiore, in misura esponenziale, all’offerta attuale e ancor più sproporzionata rispetto a quanto il fragile sistema delle Apuane è in grado di sostenere”.

“Le norme inserite a tutela del lavoro e della lavorazione in loco rappresentano, in questo contesto, soltanto una cortina fumogena tesa a mascherare la vera natura di questa operazione, tutta a vantaggio di rendite e profitti a spese del lavoro e dell’ambiente. Se non ci si poteva aspettare nulla di diverso dal PD e dai suoi alleati, va detto che anche il Partito dei 5 Stelle si è confermato, con l’astensione sul testo di legge, come buon concorrente del Centro Sinistra nella rappresentanza degli interessi delle grandi imprese del marmo e del carbonato di calcio, nonché del relativo sottobosco. D’altronde l’inerzia dimostrata in due anni di amministrazione a Carrara aveva bisogno di una più alta autorevole validazione. Bene ha fatto il gruppo consiliare di SI Toscana a Sinistra a votare contro a entrambi i testi con valide motivazioni, sia sotto il profilo della tutela ambientale che del sostegno al tessuto economico locale, confermando, se ancora ce ne fosse bisogno, un posizionamento politico consapevole del fatto che l’ascesa delle destre potrà essere arginata solo partendo da una radicale opposizione alle politiche liberiste del PD e senza nulla concedere al settarismo opportunista dei grillini”.

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