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Nautica in zona industriale, Cna pronta a presentare un piano da 100 milioni

Il presidente Bedini (Cna Massa-Carrara): «Stiamo lavorando a masterplan area Enichem che presenteremo al governatore Rossi»

“Presto saremo pronti a presentare al governatore Enrico Rossi e al territorio il masterplan per la rinascita dell’area Enichem e la conseguente relazione tecnica. Quell’area può diventare la Silicon Valley della diportistica apuana ma il suo sviluppo resta legato allo sbocco al mare”: è il commento di Paolo Bedini, Presidente Cna Massa-Carrara all’indomani della proposta del presidente della Regione di convocare un tavolo a Firenze sul problema dell’inquinamento della falda dell’area industriale. Cna ha prospettato, per la Enichem, un progetto di reindustrializzazione da 100 milioni di euro e 400 posti di lavoro completamente concentrato sulla filiera nautica.

“Condividiamo la linea non allarmistica che alla vigilia della stagione estiva può solo essere molto pericolosa e controproducente – spiega Bedini – perché rischiamo di lanciare un messaggio sbagliato quando il problema della presenza di elementi inquinanti è purtroppo una realtà consolidata. Non sono lì da ieri. Condividiamo anche la necessità, quanto prima – prosegue Bedini – di passare dalla teoria alla pratica. La nostra associazione è pronta, e lo ha già dimostrato in tante altre occasioni, ad avviare un percorso di reindustrializzazione di una delle ultime aree disponibili per un progetto che non sia il solito spezzatino di imprese ma che sia un vero polo produttivo dove manifattura, formazione, innovazione e tecnologia vanno di pari passo”. Nel corso della sua storia Cna è stata capofila in diversi progetti di reindustrializzazione delle aree della Sona Industriale Apuana come la Coke Apuania, la ex Fibronit e recentemente l’area di Battilana.

“Un progetto di questa portata – spiega ancora Bedini – non può prescindere dallo sbocco al mare: dalla presenza di un travel lift dedicato. I dati che abbiamo illustrato anche negli scorsi giorni parlano chiaro ma per consolidare questo trend, a livello locale, c’è da dare e fare qualcosa di più. La nautica non è di passaggio, nella nostra provincia, ma è una realtà consolidata, forte ed in crescita come confermano anche le analisi di prospettiva. Frenarla, ancora, significherebbe dare un calcio al futuro di questa terra”.