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«Sanac, l’investimento da 8 milioni annunciato è insufficiente»

Lo affermano dalla Cgil: «La cifra annunciata dal governo non è adeguata ai bisogni esistenti»

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«Le notizie apparse sui media in merito all’entità degli investimenti per il prossimo biennio da parte di Arcelor Mittal negli stabilimenti Sanac se confermati non ci lasciano certo soddisfatti. Il governo li ha quantificati in 8 milioni di euro, cifra per noi inadeguata rispetto ai bisogni esistenti». Lo affermano Nicola Del Vecchio, segretario generale della Filctem-Cgil di Massa-Carrara e Andrea Bordigoni della Rsu Cgil di Sanac.

«A oggi – proseguono – non abbiamo ancora ricevuto il piano industriale e quindi non sappiamo in che modo saranno spese queste risorse e a quali priorità il nuovo gruppo intenderà far fronte. Certo è che questa cifra, per giunta se rapportata ai quattro stabilimenti Sanac presenti in Italia, per noi rischia di essere insufficiente a garantire quegli interventi necessari per favorire un ammodernamento dei macchinari e rispondere alle esigenze dei vari impianti. Ricordiamo infatti che veniamo da un lungo periodo di amministrazione straordinaria nel quale sono stati lasciati in secondo piano importanti interventi di manutenzione e di ammodernamento dei macchinari. Se da un lato la notizia della sottoscrizione la prima settimana di maggio del contratto di vendita di Sanac al gruppo Arcelor Mittal è di per sé positiva dall’altro ricordiamo che per rendere effettiva la vendita sarà necessario oltre al parere dell’antitrust della stipula dell’accordo sindacale. E proprio per questo sarà nostra cura vigilare e adoperarci affinché il futuro dello stabilimento sia garantito negli anni a venire con investimenti e impegni certi da parte della nuova proprietà che garantiscano gli attuali livelli occupazionali, sia dei lavoratori a tempo indeterminato che di quelli a tempo determinato, e le attuali condizioni di lavoro sia normative che retributive».

(foto: repertorio)

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