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"Porto, favorire i traffici commerciali distruggerà il turismo"

Gianfranchi e Piolanti di Amare Marina scrivono al sindaco: "Marina è esclusa dalle linee programmatiche"

Carla Gianfranchi e Dariella Piolanti dell’associazione Amare Marina scrivono al sindaco Francesco De Pasquale per protestare contro il traffico di container di Marina di Carrara. Lo scorso 17 febbraio è partita l’iniziativa PortoLab, che ha consentito a una classe della scuola primaria di visitare il traghetto Stena Freighter del gruppo Grendi.

“Un porto che con l’arrivo dei traffici dei traghetti Grendi ha stravolto il lungomare di Marina di Carrara con i container che stanno crescendo a vista d’occhio, con i residenti che non riescono a dormire la notte a causa dei rumori violenti della movimentazione dei container, con il paesaggio che è inesorabilmente devastato e deturpato.

Molti cittadini hanno presentato degli esposti per segnalare i disagi, ma non vi sono state risposte a tutela degli interessi di chi vive in questo territorio. Al contrario, sin da dopo le elezioni, è stato chiaro che le intenzioni della nuova giunta erano quelle di seguire pedissequamente le orme di quelle precedenti, in favore di un ampliamento dello scalo con addirittura la realizzazione di una nuova banchina e nuova darsena. Ciò, inevitabilmente porterà all’aumento dei container e al peggioramento della situazione. Mentre apprezziamo come il Sindaco si sia preso a cuore il problema delle cave e di zone come Anderlino, ci spiace constatare come si sia dimenticato dei problemi della costa e di come essi siano sottovalutati in funzione di una visione dello sviluppo di questo territorio. Una visione monca e zoppicante, poiché i progetti appoggiati distruggeranno per sempre l’unica vera risorsa turistica della zona che è quella del suo mare e della sua costa. Se non si capisce che solo un lungomare tutelato nel suo aspetto paesaggistico e nella sua bellezza, potrà essere la vera leva che farà rifiorire il turismo, non si andrà da nessuna parte. A nulla serviranno luminarie, trenini, giostre, filodiffusione, eventi.

Con un lungomare orrendo, con file di lamiere, camion e ogni bruttura di questo genere, il turismo non può decollare. Sono anni che diciamo che in questo territorio non ci può stare tutto. Una scelta è necessaria. Favorire i traffici commerciali al porto significa portare all’asfissia economica questa città, come hanno fatto né più né meno quelli che hanno governato prima di lei. Prima di diventare Sindaco lei era un cittadino che lottava contro i disagi dovuti alle polveri e al passaggio dei bisonti del marmo. In nome della tutela dei cittadini e dell’ambiente non ha esitato a prendere posizione per la chiusura di attività di cava dannose. In nome della tutela della gente, dell’ambiente e del territorio non ha esitato a decidere di non far costituire in giudizio il Comune contro chi protesta.

Ci sembra che tutto ciò, per coerenza e rispetto di tutti i cittadini, la dovrebbe indurre ad adottare le stesse posizioni anche nei confronti dei problemi che sta arrecando da anni il porto di Marina di Carrara così come gestito in funzione dei traffici commerciali e come si prospetta ancora nel futuro. Forse è per un mero senso di disagio nei confronti degli abitanti di Marina che nelle linee programmatiche lette in Consiglio Comunale non c’è cenno sul futuro della nostra costa? Come abbiamo già fatto notare alle precedenti amministrazioni, non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B e se Carrara deve rinascere, rinascerà solo se si tutela la costa. Lei prima di diventare Sindaco contestava aspramente il modello di sviluppo adottato “ da quelli di prima”, era contro il consumo di suolo e la cementificazione selvaggia. Avendo fiducia nella sua coerenza, le rivolgiamo un appello affinchè non venga meno a quanto da lei sostenuto fino a quando era all’opposizione, a tutela del litorale e dei suoi residenti.”