LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Gli antichi seccatoi delle castagne rinascono grazie ai giovani: viaggio nelle tradizioni di Antona foto

La storia di Simone, Stefano e Giacomo, i tre ragazzi che durante la pandemia hanno ridato vita allo storico seccatoio dell'Evelina nella frazione del comune di Massa conosciuta ovunque per la sua farina

MASSA – L’autunno, la stagione dei boschi colorati. La stagione che ci prepara all’inverno. Ma, soprattutto, la stagione delle castagne. Da ottobre in poi, i boschi delle Apuane si popolano di curiosi escursionisti in cerca del frutto autunnale per eccellenza. Una volta, negli angoli delle piazze, non era difficile trovare chi attorno al fuoco preparava le cosiddette “mondine”, le caldarroste, le castagne arrostite che scaldavano le serate dei passanti. Così come non era difficile, tra i vicoli dei paesi montani, passare accanto ai numerosi seccatoi destinati, appunto, alla seccatura delle castagne per farne, poi, una speciale farina. La farina da cui venivano preparate le frittelle. Anzi, i necci, gli indiscussi padroni delle sagre montane. Uno dei tanti prodotti nati dalle castagne che hanno reso il paese di Antona celebre in tutta la provincia, e non.

Adesso, nella frazione montana del comune di Massa i seccatoi sono sempre meno e quella che è una tradizione storica e culturale significativa per il territorio rischia di sparire. Eppure, ancora ci sono dei giovani che a queste tradizioni non vogliono rinunciare e che, tra un allenamento e l’altro, tra una pizza e l’altra, passano le serate di autunno tra la raccolta e seccatura delle castagne, prima, e tra la produzione di farina poi. Giovani come Simone Cattani, Stefano Nani e Giacomo Del Bergiolo, che tra i vicoli di Antona ci sono cresciuti e proprio in quei vicoli hanno deciso di ridare vita allo storico seccatoio dell’Evelina, che ora ospita le loro serate, all’inconfodibile aroma di castagno.

La Voce Apuana li ha raggiunti, ad Antona, per farsi raccontare cosa si cela dietro la loro decisione. Perché il processo di seccatura e produzione della farina è lungo e faticoso, e i chilometri da percorrere nei castagneti che circondano i paesi sono tanti. «Antona è un paese riconosciuto per la produzione della farina di castagne e per la cultura della castagna. Abbiamo intrapreso questa attività per mantenere viva questa tradizione che contraddistingue questo paese. – ci spiega Simone – Circa un anno fa, ci siamo messi d’accordo: tre ragazzi giovani che avevano tempo di farlo, ci piaceva e alla fine l’abbiamo fatto».

E, come dicevamo, di tempo ce ne vuole tanto: «Il procedimento va dal taglio della legna, rigorosamente di castagno, per poter fare il fuoco per seccare le castagne; la fase di pulizia del seccatoio; la pulizia del seccatoio e la fase di raccolta, che dura circa quindici, venti giorni e che è un po’ il periodo più faticoso. – racconta Stefano – Poi c’è la fase della seccatura: circa quaranta giorni a fuoco continuo, ventiquattro ore su ventiquattro. Non conta un fuoco con una grossa fiamma, ma è il calore costante che fa la differenza».

«La pulitura della castagna è un po’ il segreto della buona farina. Oggi viene usata una macchina, ma le piccole imperfezioni lasciate dalla macchina vengono rimosse a mano, con un coltellino»,ci raccontano entusiasti di fronte agli strumenti del mestiere. E adesso che le castagne sono quasi secche, la collaborazione con i gestori dell’Orto Botanico delle Alpi Apuane può offrire alla popolazione la possibilità di assistere alla chiusura del seccatoio e all’inizio della lavorazione della farina. Da un mese a questa parte, infatti, insieme all’Orto Botanico, turisti, alunni e curiosi di vario genere hanno avuto la possibilità di percorrere i sentieri della castagna di Antona, con la visita al seccatoio dell’Evelina accompagnati dalle preparate guide Parco.

Ora l’appuntamento è per domenica 21 novembre, quando inizierà la terza fase, quella della produzione. Prima, però, La Voce Apuana ha preparato un video per permettere a voi lettori di conoscere tutti i segreti di questa bellissima tradizione locale e le storie di chi la sta portando avanti. L’uscita del video è prevista sulla pagina Facebook della Voce Apuana nelle prossime ore.