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La scuola media “Dazzi” e l’artistico “Gentileschi” insieme per Con-Fine-Artistico “Bullo” 2021 foto

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CARRARA – Aiutarsi ad imparare, osservare criticamente la realtà in cui si vive e agire su di essa, diventando protagonisti del cambiamento. Prendersi cura dei luoghi della propria quotidianità, esprimere la propria creatività e coltivare l’intelligenza emotiva, valorizzando il contributo che ognuno, secondo le proprie peculiarità, può offrire alla comunità.

Con queste finalità è nato il progetto Con-Fine Artistico “Bullo 2021” che ha visto la proficua collaborazione del Liceo Artistico “Gentileschi” con la scuola media “Dazzi”, unite nel comune intento di coniugare i principi della Peer education con l’innovativa metodologia didattica del Service learning, sensibilizzando nel contempo i ragazzi al tema quanto mai attuale del bullismo.

Di che cosa si è trattato, in sostanza? Di un intervento di recupero, pianificato e realizzato interamente dai ragazzi, della struttura scolastica che quotidianamente li ospita per sei ore al giorno al fine di strapparla al degrado e renderla più bella, accogliente e colorata.

Il progetto, che ha visto come protagonisti gli studenti della classe 2^B del Liceo artistico “Gentileschi” e gli alunni della classe 3^ C della scuola media “A. Dazzi”, guidati dai docenti Mario Federico Dell’Amico e Andrea Scaletti, coadiuvati rispettivamente dal Prof. Michele Grasso e dalle Prof.sse Eva Mori e Fabiola Baldi, ha preso avvio nel mese di novembre con una serie di videolezioni sul tema del bullismo condotte dai ragazzi dell’Artistico per i compagni più giovani. A questa prima fase, ne è seguita una seconda, in cui gli studenti sono diventati piccoli detective e sentinelle del degrado: in base al luogo di residenza, gli alunni hanno condotto una capillare ricerca dei murales che compaiono sugli edifici del proprio quartiere, realizzando una vera propria mappatura del territorio e stabilendo se tali interventi fossero da considerarsi deturpanti o riqualificanti. Quindi, guidati dai compagni più grandi che, attraverso nuove videolezioni online, hanno spiegato loro i procedimenti e le tecniche da attuare per il recupero degli edifici imbrattati, gli allievi delle medie hanno riflettuto sul significato e sul costo che un intervento riqualificante può avere per l’intera comunità di cui fa parte.

Dalla teoria alla pratica il passo è stato breve e naturale: a questo punto, infatti, consapevoli e competenti, i ragazzi hanno individuato un muro sul retro dell’edificio della “Dazzi” da anni imbrattato da graffiti e scritte oscene e hanno deciso di diventare i protagonisti della sua riqualificazione. In che modo? Dopo aver recuperato la parete e aver realizzato i bozzetti preparatori rivisti dai compagni più grandi, i ragazzi del liceo e della scuola media, lavorando fianco a fianco, hanno realizzato una serie di dipinti murali contro il bullismo e il cyberbullismo, trasformando quella che era una parete deturpata in una vera e propria “opera d’arte”. L’intervento, progettato all’inizio di marzo, ha visto la piena realizzazione nel mese di maggio. L’entusiasmo e il senso di responsabilità dei ragazzi coinvolti sono stati contagiosi, a tal punto da trasformare quello che era nato come un progetto destinato a due sole classi in un’occasione di crescita ed espressione artistica per tutta la scuola media: molti ragazzi dell’istituto, infatti, si sono proposti per dare una mano, trascorrendo anche parte del loro tempo libero a scuola, per riqualificare un bene di cui sono primi fruitori e di cui si sentono responsabili. Non soltanto, ma lo spirito di squadra, il senso di comunità e la vena artistica hanno caratterizzato anche la giornata di inaugurazione dell’intervento, tenutasi l’8 giugno 2021.

Dopo l’introduzione della Dirigente Scolastica dell’IC Fossola Gentili, Prof.ssa Silvestra Vinciguerra, e della Dirigente scolastica dell’IIS A. Gentileschi, Prof.ssa Ilaria Zolesi, sono intervenuti il Maresciallo Maggiore Marcello Antonelli del Comando dei Carabinieri Stazione di Fossola – al quale i bambini della scuola primaria “Gentili” hanno letto una filastrocca di ringraziamento per aver ritrovato i computer precedentemente rubati; la Presidente della Commissione Consigliare 4 – Politiche e Servizi Sociali, Tiziana Guerra e i rappresentanti della Ditta Imerys – il Direttore di Stabilimento Dott. Fabio Tais e la Responsabile alla Sicurezza e ai Procedimenti Dott.ssa Paola Marcellusi-  che ha collaborato alla realizzazione del progetto. Presenti anche il Rappresentante della Polizia municipale della viabilità, Manfredo Antoniotti, e il Presidente del Consiglio di Istituto dell’IC Fossola Gentili, avv. Luca Tranchina.

Quindi, la parola è passata ai ragazzi, i veri protagonisti della giornata e del progetto che, tramite una piccola delegazione del Liceo e della Dazzi, come piccoli Ciceroni, hanno raccontato l’esperienza vissuta e guidato il pubblico, incuriosito e piacevolmente sorpreso, alla scoperta delle loro opere. Con l’occasione, il pubblico ha avuto inoltre l’opportunità di ammirare altri manufatti artistici prodotti dagli alunni della scuola media “Dazzi” nell’ambito di un progetto realizzato dalle Prof.sse Tucci, Baldi, Cattani, Nicoli, Dell’Amico, Lazzerini, Borghetti e Calvanese in collaborazione col Museo “Gigi Guadagnucci”, diretto dalla disponibilissima Dott.ssa Cinzia Compalati.

Infine, non poteva mancare, in una giornata così ricca di bellezza, l’appuntamento con la musica, cifra distintiva dei due Istituti coinvolti: l’Orchestra della scuola media “Dazzi” (diretta dai docenti di strumento Marco Rosselli – chitarra-, Ilaria Gigli –violino-, Luca Venturini –flauto traverso- e Marcella Incarbone –pianoforte-) e, a seguire, tre ex-allievi della “Dazzi” oggi studenti del Liceo musicale “Palma” (guidati dal docente di Pianoforte, Gioia Giusti, e dagli insegnanti di canto Veio Torcigliani e Maria Simona Cianchi)  si sono esibiti di nuovo dopo tanto tempo di fronte a un pubblico in carne ed ossa, inondando il cortile del plesso di note, emozioni, allegria e leggerezza.

Insomma, è quando si apre al territorio e si prende cura della propria realtà, stimolando la creatività e lo spirito di collaborazione, che la scuola dà il meglio di sé.

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