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Irene, mamma e scrittrice: «Mi sono autopubblicata. E ho vinto la mia scommessa»

La 33enne carrarese ha coronato il suo sogno: «Manca il lavoro di un editor, ma alla gente non interessa. Sono riuscita a fare emozionare, adesso chiedo solo di essere letta da più persone possibili»

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CARRARA – Ci ha messo soltanto nove mesi a terminare “la sua creatura”. Nove anni, invece, per decidere di pubblicarla. Nel mezzo, tante e-mail spedite a case editrici a cui non ha mai ricevuto risposta. “Perché devi avere qualche conoscenza, altrimenti non ti considereranno mai”. E così Irene Di Vita, 33enne carrarese, ha scelto una strada alternativa: l’autopubblicazione. “L’unica casa editrice che mi ha contattato mi ha chiesto un contributo economico – spiega – Non ho accettato: se qualcuno crede in me, ci deve credere in toto”. Il suo libro, “Tra Venere e Terra”, da qualche settimana è disponibile su Amazon. Questo grazie a uno strumento online messo a disposizione dall’azienda stessa che fornisce tutti i servizi di self publishing, dando la possibilità di creare una copertina e scegliere il prezzo finale del libro.

Irene si è presa cura della sua creatura. Quasi a volerla proteggere, temendo potesse finire tra le mani sbagliate. Non è un libro autobiografico, ma c’è tanto di lei e della sua vita in quelle 230 pagine di fantasy. “Quando mi chiedono quanto mi rispecchio nella mia protagonista, rispondo semplicemente “Iriehel is real”. Ogni scrittrice si immedesima in ciò che scrive, è impossibile rimanere sempre in disparte. E in questo film che mi sono fatta con me stessa, c’è ovviamente anche qualcosa della mia vita, anche se reso in maniera amplificata e romanzata”. Una vita fatta di soddisfazioni e di decisioni coraggiose. Come quella di lasciare “la sua Carrara”, tre anni fa, per trasferirsi a Palermo. Lì vive con il compagno Claudio e i suoi due figli: Lorenzo, di soli 9 mesi, e Angelica, di 10 anni.

E proprio la sua primogenita ha avuto un ruolo importante nella fase in cui le serviva la spinta decisiva per iniziare a mettere nero su bianco la storia che aveva in mente. “Angelica aveva poco meno di un anno e all’epoca dormiva davvero tanto. Un giorno, mentre riposava, presi in mano il mio quaderno arancione ed iniziai a scrivere. Avevo 24 anni, ero una mamma giovane con una passione per il fantasy, cresciuta con il modello di Sailor Moon e, più tardi, con quello di Buffy – L’ammazzavampiri”. “Tra Venere e Terra”, la storia di un’extraterrestre e del suo viaggio sulla Terra, è il prodotto di tutto questo, filtrato da un processo interiore che coinvolge mente e corpo. “Mi definisco una scrittrice per il semplice fatto che amo scrivere, e perché lo faccio con cuore, stomaco e testa. Non serve ed essere professionisti, basta sentire quell’impulso che nasce quando meno te lo aspetti. Dopo un brutto litigio, o al termine di una bella giornata. Dentro di te si formano parole e frasi che senti di dover tirare fuori. Una volta che hai provato tutto questo, capisci che è un dono”. Ed è dalla voglia di condividere finalmente il prodotto di quel dono che Irene ha deciso di tirare fuori il suo libro dal cassetto in cui è rimasto custodito per anni. “All’inizio ho avuto paura – confessa -. E’ un libro non revisionato, probabilmente un editor mi avrebbe aiutato a rendere in maniera migliore certi significati. Ma alla fine va bene così, la gente non fa caso alle piccole imprecisioni. E poi la paura si annulla completamente quando le persone ti chiamano e si complimentano con te. Qui capisco che ho vinto, perché mi rendo conto che le persone sono riuscite ad entrare dentro la mia storia”.

Adesso Irene ha un solo desiderio: “Quello di essere letta da più persone possibili. Non per diventare un fenomeno o per fare soldi, ma per la mia soddisfazione personale, e per riuscire ad emozionare le persone con le mie parole”.

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