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Una scultura di Ernesto “Che” Guevara per la rivoluzione della bellezza: il dono al popolo cubano passa da Montignoso

Sabato l'inaugurazione a Villa Schiff con gli artisti Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi. Sarà presente anche la figlia del "Che" Aleida Guevara. La scultura, illuminata con un sistema brevettato da Bartolozzi, rimarrà a Montignoso per 1 ssettimana prima che venga donata al popolo cubano e sistemata nella provincia dell'Avana

MONTIGNOSO – Una scultura in marmo illuminata per realizzare un sogno. Quello di Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, artisti pistoiesi, ma soprattutto quello di Ernesto “Che” Guevara. Ma cosa collega i toscani a una delle figure più influenti del secolo scorso? L’arte. Ed è proprio tramite l’arte dei due toscani che il Comune di Montignoso ha deciso di tracciare un lungo filo tra la provincia di Massa-Carrara e quella dell’Avana, a Cuba. Sabato 12 giungo, infatti, presso Villa Schiff verrà inaugurata la suddetta scultura realizzata proprio da Bartolozzi e Tesi; un omaggio a quel sogno condiviso proprio con il protagonista dell’opera, alta 2 metri, Ernesto “Che” Guevara.

“Il sogno del Che: artisti italiani e cubani per la rivoluzione della bella bellezza”. Questo il titolo del progetto di cooperazione nato insieme all’opera e promosso dal Cospe, associazione di cooperazione nazionale fra le più grandi e importanti in Italia, insieme all’associazione per l’amicizia Italia-Cuba e il circolo Alex Langer. Il progetto internazionale si propone l’ambizioso obiettivo di dare il via ad una serie di scambi formativi fra istituzioni italiane e toscane e quelle cubane, con la possibilità di coinvolgere l’Accademia delle Belle Arti di Carrara.

A dare il via ufficiale alla partenza del “sogno del Che” sarà la donazione dell’effige dell’eroe argentino alla provincia dell’Avana, già approvata dal governo provinciale cubano e dal ministero della Cultura dell’isola caraibica. Il trasferimento dell’operaa avverrà non appena le restrizioni che il governo cubano ha imposto per fronteggiare l’epidemia lo consentiranno, presumibilmente nell’autunno del 2021.

Nella conferenza di presentazione del progetto svoltasi oggi, mercoledì 9 giugno presso Villa Schiff, si è parlato molto della rivoluzione della bellezza, un aspetto culturale e sociale molto meno conosciuto di Ernesto “Che” Guevara. L’argentino, infatti, ha sempre posto enorme attenzione sul valore dell’arte nella società, portando avanti, appunto, il sogno di veder realizzata una scuola aperta a tutti gli artisti del mondo: “Las escuelas de arte de Cubanacam”, realizzata e in fase di compimento proprio negli ultimi anni. «L’opera sarà una donazione al popolo cubano, – spiega Giorgio Menchini, presidente di Cospe – quello che Giuseppe e Clara ci offrono fa vivere il sogno del Che. Artisti italiani e cubani che si incontrano attorno alla figura del Che e della sua rivoluzione della bellezza. Noi, come Cospe, abbiamo dato una mano perchè questo diventasse realtà, instaurando una relazione di cooperazione internazionale con il governo Cubano, con cui lavoriamo da quasi 30 anni. La famiglia Guevara è a conoscenza di questa cosa ed è felicissima, ma la donazione è per il popolo cubano. Per questo, la provincia dell’Avana sta pensando di installare l’effige del “Che” alla Fortezza della Cabaña, luogo che domina tutta la città dell’Avana luogo degli uffici del Che, in modo tale da renderlo visibile a tutti i cubani e non».

Sabato, all’inaugurazione dell’opera che rimarrà nel giardino di Villa Schiff per una settimana prima di essere spostata a Firenze e poi definitvamente a Cuba, sarà presente anche la dottoressa Aleida Guevara, figlia del Che. «Noi siamo onorati di accogliere un evento di straordinaria importanza. – spiegano dal Comune di Montignoso nella delibera di patrocinio- Come non avremmo potuto accogliere a braccia aperte un evento celebrativo di Ernesto “Che” Guevara, una figura chiave del ‘900, ispiratore dell’idea di un “uomo nuovo” dedito alla costruzione del bene comune di una società che non dimentica gli ultimi, capace di superare l’egoismo personale, fortemente convinto sulla preponderanza della solidarietà nei rapporti umani, che di fronte agli eventi, alla situazione geopolitica, alla visione delle ingiustizie sociali non rimane indifferente, si interroga e sceglie di agire in prima persona. L’evento proposto da Cospe Onlus ci ha visti aderire entusiasticamente poiché non solo incontra positivamente i valori ed i principi fondamentali ai quali si impronta per Statuto l’attività amministrativa del Comune di Montignoso, ma rappresenta anche una felice opportunità per riaffermare l’eredità ideale del pensiero del “Che”, la cultura della partecipazione, la democrazia e la cittadinanza, assieme ad un genuino internazionalismo, quanto mai necessario in questo momento storico in cui gli ultimi del mondo, che da sempre subiscono le conseguenze dello sviluppo dissennato ed egoistico dei primi, ancor più sono vittime dei drammatici effetti della pandemia e degli sconvolgimenti climatici».