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L’artista massese Aldo Giannotti vince il prestigioso ‘Italian Council’ foto

Ha realizzato una personale al MAMbo di Bologna e innescato un incredibile riscontro mediatico con il “furto” della motosega museo

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MASSA – Il Museo Guadagnucci è lieto di annunciare che l’artista massese Aldo Giannotti – con il quale ha avviato lo scorso autunno il progetto “Il museo va in città” attraverso la realizzazione di quattro murales lungo il perimetro dell’ex mercato coperto di Massa (nella foto gallery) – presenta la sua personale Safe and Sound, a cura di Lorenzo Balbi con l’assistenza curatoriale di Sabrina Samorì, al MAMbo di Bologna, una delle più prestigiose sedi museali del contemporaneo a livello nazionale e internazionale.

Il progetto, vincitore della VIII edizione del bando Italian Council, concorso ideato dalla Direzione Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, si sofferma sui principi di sicurezza e protezione, considerati da diverse prospettive. Spaziando dall’aspetto esistenziale della sicurezza, alle norme che regolano la sfera sociale, fino ad arrivare all’impatto che la tecnologia ha in questi campi, la mostra invita a riflettere sulla percezione e posizione che ognuno di noi ha rispetto a tali concetti. Regolamenti, leggi e codici di comportamento, applicati nei diversi ambiti sociali, sono i temi che Giannotti osserva per una personale riflessione sulla sicurezza.

Il visitatore viene accolto in uno spazio in cui è libero di esercitare potenziali alternative comportamentali: l’invito è di sfidare e piegare il proprio senso delle regole e il proprio comportamento per favorire nuovi processi decisionali all’interno di strutture, come può essere quella museale, in cui i concetti di sicurezza e protezione sono profondamente radicati. Sebbene il disegno sia al centro della pratica artistica di Giannotti, l’attivazione o la realizzazione delle azioni abbozzate nei disegni prendono spesso altre forme: installazioni, performance, opere video o riadattamenti di strutture spaziali.

Safe and Sound si configura, in parte, come intervento sulla struttura architettonica capace di ripensare lo spazio museale e il modo in cui i visitatori interagiscono con esso. I percorsi creati dagli interventi strutturali di Giannotti all’interno del museo tengono conto della specificità dell’edificio pur producendo un adattamento completamente personalizzato, che ha costretto la stessa istituzione a partecipare al rimodellamento delle norme, sia concettualmente che in pratica. La mostra non è dunque solo un intervento sulla struttura spaziale ma anche un modo per esplorare la rete di relazioni che definiscono un’esperienza museale in quanto tale.

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